A FEBBRAIO 2024 SI RISCHIA LA TERZA RATA DELL’IMU IN ALCUNE CITTÀ: COSA SUCCEDE

Nei pochi emendamenti che il Governo si appresta a presentare il prossimo 21 dicembre in Parlamento per la Manovra di Bilancio 2024 spuntano novità importanti per quanto riguarda il “pacchetto casa”, in particolare per il pagamento della tassa Imu sugli immobili211 città italiane, in aggiunta alle due rate canoniche dell’ex Tasi si potrebbe aggiungere una terza rata con scadenza il 29 febbraio prossimo. Come spiegano le fonti di Governo citate oggi dal “Sole 24 ore”, l’emendamento dei relatori (Guido Quintino Liris-FdI, Dario Damiani-FI, Elena Testor-Lega) prevede un mini saldo entro fine febbraio 2024 per i Comuni in ritardo con la riscossione della tassa Imu: nello specifico, sarebbero 211 i Comuni per cui è prevista la sanatoria e a cui viene concesso più tempo per fissare le aliquote.



«Solo per il 2023, in deroga alla normativa vigente, le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe sono tempestive – si legge nell’emendamento citato dall’ANSA – se inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023»: per questo motivo, il termine per la pubblicazione delle delibere, ai fini dell’acquisizione della loro efficacia, è fissato al 15 gennaio 2024. La norma inserita nella Manovra potrebbe dunque avere un impatto sui cittadini chiamati a versare la seconda rata dell’Imu entro il 18 dicembre: se infatti le nuove aliquote comporteranno una differenza positiva, «i contribuenti saranno di nuovo chiamati alla cassa entro il 29 febbraio 2024 (senza sanzioni e interessi)», mentre se si ha una differenza negativa, allora scatta il rimborso per il cittadino dovuto secondo le regole ordinarie.



IMU, MANOVRA ED ENTI RELIGIOSI: TUTTE LE ULTIME NOVITÀ

La mossa del Governo non è però piaciuta a tutti i componenti della maggioranza, specie per l’aggiunta di una terza rata provvisoria per quei 211 Comuni (25 in Lombardia, 39 in Piemonte, 16 in Veneto, 21 nel Lazio, 25 in Campania; tra i centri più noti che hanno presentato delibera in ritardo vi sono Arezzo e Portofino, secondo i dati in mano a La Repubblica) a pochi mesi dalle Elezioni Europee 2024. In particolare è Forza Italia a lamentare una norma non del tutto gradita dal gruppo dirigente, unendosi idealmente alla protesta dei consumatori: «È vergognosodenuncia l’Unc (Unione dei Consumatori) – che si voglia dare più tempo ai Comuni ritardatari per fissare le aliquote Imu, calpestando così facendo i diritti dei contribuenti».



La sanatoria scatta in forma provvisoria per tutti quei Comuni che non sono riusciti a sistemare e calcolare le aliquote aggiornate Imu in tempo per il saldo del 18 dicembre: con questo emendamento alla Manovra, i 211 Comuni in ritardo possono sanare la situazione e ottenere un versamento “extra” entro il 29 febbraio 2024. Lo stesso emendamento in materia Imu presenta infine una novità importante per quanto riguarda gli immobili posseduti da enti non commerciali, compresi quelli della Chiesa: niente prelievo sugli immobili di enti religiosi concessi in comodato per scopi non commerciali.