Dopo aver analizzato Ballando con le stelle e l’uso di personaggi ambigui oppure con difficoltà fisiche, Emanuele Rauco nella sua rubrica In media res (uno sguardo critico sulla tv e i media in generale) guarda la controparte, ovvero Tu si que vales, varietà del sabato sera di Canale 5 che sfida ogni settimana i ballerini di Rai 1 con un format molto simile a Italia’s got Talent, ora in mano a Sky. Un programma del tutto diverso dall’avversario per tipologia, anche se entrambi sembrano dei talent show, linguaggio televisivo (sulla Rai la diretta, su Canale 5 il montaggio) e scelte comunicative, che cercano la conquista di un pubblico più giovane: una strategia che punta ad attirare i ragazzi, soprattutto gli adolescenti che non guardano la tv soprattutto il sabato sera e preferiscono il computer, internet e le piattaforme virtuali. Maria De Filippi (in giuria con Rudy Zerbi e Gerry Scotti) e gli altri autori puntano così alle star del web e di YouTube, come Francesco Sole – filosofo dei post-it – e Marco Filadelfia – bandiera della “ribellione” adolescenziale dei nostri giorni -, cercando di adattarsi al loro mondo e alla loro realtà, ai loro modi di guardare le immagini o almeno provandoci: ma funzionerà davvero? Basteranno un cambio d’immagine e i dati d’ascolto piuttosto lusinghieri per superare le polemiche sulla somiglianza con Italia’s Got Talent, di cui il format di Tu si que vales pare una copia carbone? La risposta nel video qui sotto.