Nuovo appuntamento con la rubrica In media res dedicata alla tv e ai media. Questa settimana ci occupiamo di Quelli che il calcio, storica trasmissione di Rai 2 condotta da Nicola Savino e quest’anno anche dalla Gialappa’s Band. Ed è un ritorno allo spirito primigenio tanto della trasmissione quanto del trio “vocale”.

Se infatti Quelli che il calcio nelle ultime annate, dagli ultimi tempi di Simona Ventura in poi, era diventato un varietà di gossip, lustrini e tendenze alla marchetta trash in cui il calcio era un dovere tenuto in disparte, Savino ha riportato l’attenzione sul calcio, costruendo il varietà sui campi, gli ospiti e i tifosi, anche con i diritti riacquistati dalla RAI; la Gialappa’s invece negli ultimi anni anni ha arrancato nelle retrovie di Mediaset, facendo meste conduzioni di Le iene, progetti miseri come rimasticature di Mai dire Grande fratello o affini, dovendo fare da traino a tutti i reality dell’azienda e senza avere spazi creativi sufficienti, stando alle dichiarazioni rilasciate in numerose interviste: con Quelli che il calcio sono tornati a un varietà a loro misura, non del tutto personale, ma in cui possono adeguarsi e stare a loro agio, improvvisando e facendo prevalere la loro vena sarcastica.

Questa edizione 2015/2016 – in cui Rai 2 ha strappato la Gialappa’s a Le iene, che vedranno invece il ritorno del Trio Medusa – si è annunciata quindi con ottime prospettive: ma queste prospettive si saranno poi tradotte in risultati altrettanto soddisfacenti? Sentiamo le parole del critico televisivo Emanuele Rauco nel suo video.