Nuovo appuntamento con In media res, la rubrica de ilsussidiario.net dedicata alla tv e ai nuovi media: oggi si parla del più longevo, amato e detestato in egual misura talent show della televisione italiana, giunto al finale della sua 14^ edizione che si è svolto venerdì scorso: Amici di Maria De Filippi. Un’edizione quella del 2015 sempre in prima serata su Canale 5, che ha confermato i cambiamenti di meccanismo delle ultime annate, come la presenza di giudici del mondo dello spettacolo che votano i concorrenti in gara, divisi in squadre, e ne ha introdotti di nuovi, come la direzione artistica di ogni squadra affidata a due cantanti tra le più affermate della scena italiana: Emma Marrone, paladina del pubblico della trasmissione, essendo uscita proprio dalla fucina di Maria De Filippi nell’edizione 2009/10 da lei vinta, ed Elisa, cantante di spessore ancora maggiore e che spesso ha collaborato con i prodotti targati De Filippi. L’edizione numero 14 ha confermato pregi e soprattutto difetti di un programma che più sui talenti si muove sulle loro personalità e sulla capacità di litigare e battibeccare in ogni occasione, tra di loro, con i giudici e gli insegnanti, con il pubblico, ma che tra trash e kitsch – elementi sempre presenti nella tv della conduttrice, ha trovato un suo fiore politicamente scorretto all’occhiello, Loredana Berté, artista di sparigliare le carte in tavola del buonismo televisivo. Se volete saperne di più guardate il video del nostro critico televisivo Emanuele Rauco.