Con l’autunno riparte la stagione televisiva e riparte anche la rubrica In media res con cui parlare del bello e del brutto del piccolo schermo. Oggi parliamo della fiction italiana più attesa di questo inizio di annata 2015/2016: Il giovane Montalbano, seconda serie dello spin-off dedicato ai casi di Salvo Montalbano – il poliziotto creato dalla penna di Andrea Camilleri – nei primi anni di lavoro a Vigata interpretato da Michele Riondino come versione giovane e capelluta di Luca Zingaretti.



Dopo una prima stagione di buon successo, Gianluca Maria Tavarelli torna a prendere in mano la regia dei 6 nuovi episodi in cui si mostra la costruzione del personaggio del Commissario, l’evoluzione del suo carattere, il rapporto con i colleghi Augello, Fazio e Catarella, con la fidanzata storica Livia e soprattutto con le bellezze e gli orrori della provincia siciliana.



Nel video del critico televisivo Emanuele Rauco che potete vedere di seguito, cominciamo a scoprire quali sono gli elementi principali della serie, i tocchi che la differenziano dalla serie principale – tra i prodotti di maggior successo della tv italiana – i suoi pregi e i suoi difetti. Alla prossima settimana.

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