In nome di Dio – Il texano, diretto da John Ford
Giovedì 28 marzo, andrà in onda, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16,25, il film western del 1948 dal titolo In nome di Dio – Il texano. La pellicola è diretta e coprodotta dal gigante John Ford, diventato famoso in particolare per l’importante produzione di lungometraggi western e il record di 4 Premi Oscar alla regia, tra cui uno dei film più importanti della storia del cinema, come Sentieri Selvaggi. Le musiche hanno invece la firma del compositore olandese Richard Hageman, che aveva già collaborato nel 1941 con Ford in Viaggio senza fine, che gli valse una candidatura all’Oscar come miglior colonna sonora.
Il protagonista del film In nome di Dio – Il texano è interpretato dalla stella di Hollywood John Wayne, diventato famoso tra gli anni ’40 e ’50 soprattutto per la sua partecipazione a film di genere western in cui interpretava l’eroe senza macchia e senza paura.
Tra Wayne e Ford nacque una profonda amicizia che li portò a lavorare insieme in una ventina di film per un periodo di oltre 35 anni. Nel cast del film.In nome di Dio – Il texano principale anche l’attore messicano Pedro Armendáriz, che ha collaborato in quello stesso anno con John Wayne e John Ford a Il massacro di Fort Apache, e Harry Carey Jr., apparso in molti dei più grandi lungometraggi di John Ford, come I cavalieri del Nord Ovest (1949), La carovana dei mormoni (1950) e Sentieri selvaggi (1956).
La trama del film In nome di Dio – Il texano: la redenzione di un fuorilegge
In nome di Dio – Il texano racconta la storia di tre banditi, guidati dal fuorilegge texano Robert Marmaduke Hightower (John Wayne), in fuga dalla legge dopo avere portato a termine l’ennesima rapina.
La banda decide di far perdere le proprie tracce incamminandosi nel deserto, dove incrociano per caso un carro da pionieri, al cui interno vi è una donna in fin di vita che sta per partorire.
Quest’ultima è la nipote dello sceriffo Sweet che, dopo aver dato alla luce il suo bambino, aiutata dai banditi, muore affidando loro suo figlio affinché lo portino in salvo.
I tre diventeranno una sorta di padrini per il nascituro e metteranno in campo tutte le loro forze per riuscire a raggiungere la cittadina di New Jerusalem, ma due di loro moriranno durante il viaggio.
Marmaduke, rimasto ormai solo, sta per arrendersi per la mancanza d’acqua, quando incontra in una grotta un asinello che lo condurrà alla salvezza.
L’uomo, che dopo questo viaggio si è pentito per le malefatte del passato, viene assolto in parte dalle sue colpe e ottiene il minimo della pena grazie al suo gesto eroico. La sua partenza per il carcere diventa quindi un momento di festa, poiché è solo il primo passo per una nuova pagina della sua vita.