Nuovo dramma sulle strade campane, che tornano a bagnarsi di sangue. Nella giornata di oggi, domenica 25 agosto, una Smart omologata per due persone, con a bordo quattro, si è ribaltata a Giugliano, a pochi chilometri da Napoli. A perdere la vita è stata una bambina di soli otto anni, che si trovava sull’auto insieme alla madre e al compagno di lei e alla sorella. La Smart ForTwo, infatti, aveva a bordo una coppia di Secondigliano: la figlia più piccola di otto anni era in braccio alla madre, sul sedile del passeggero, mentre quella più grande, di sedici anni, era nel bagagliaio.



L’auto si è ribaltata intorno alle 5 di mattina, in via Domitiana: nello schianto al suolo ha perso la vita la piccola di otto anni, Michelle Volpe, nata da una precedente relazione della mamma, come spiega Rai News, così come la sorella di sedici anni, ora ricoverata all’ospedale di Pozzuoli per via delle ferite riportate nell’incidente folle che ha ucciso la sorellina più piccola.



In carcere il guidatore della Smart: accusato di omicidio stradale

Come spiega Rai News, per l’incidente della Smart avvenuto a Giugliano, in Campania, è stato arrestato un uomo: si tratta di Francesco D’Alterio, il 47enne alla guida, compagno della donna al suo fianco, che in braccio aveva la figlia di otto anni che ha perso la vita. Sull’auto, omologata per due persone, viaggiavano in quattro: l’uomo è stato condotto in carcere per omicidio stradale. L’uomo aveva da poco ritrovato la libertà: era stato infatti dietro le sbarre per furto.

Inoltre, secondo quanto emerso da una prima indagine condotta sul caso, l’auto sarebbe stata senza assicurazione e il conducente senza patente. Francesco D’Alterio non è il papà della bambina che ha tragicamente perso la vita dell’incidente: la piccola di otto anni, così come la sorella di sedici, sarebbero nate da una precedente relazione della mamma, che da qualche tempo si sarebbe riaccompagnata con il 47enne di Secondigliano.