Serhiy Marchenko, il ministro dell’Economia di Kiev, in un’intervista rilasciata per La Stampa ha parlato della situazione economica e militare in cui versa l’Ucraina, che da oltre due anni combatte una complicata guerra contro la Russia. Non nasconde che “siamo esausti”, ma precisando che “non è per la mancanza di uomini, ma per la mancanza delle munizioni“, che “negli ultimi mesi” è stata la ragione “per cui abbiamo perso parte del nostro territorio“.



Nonostante questo, però, spiega Marchenko, gli attacchi della Russia contro l’Ucraina non sono terminati, ed oggi sono riusciti a “distruggere l’80% della nostra capacità” energetica, distruggendo “le nostre centrali termiche”. Tutto ciò che serve a Kiev, ribadisce, è “sostegno, perché siamo molto dipendenti da esso”, modificando e condizionando “le decisioni di bilancio”. Allo stato attuale, fermo restando che “a marzo abbiamo ricevuto 9 miliardi di dollari”, per il 2024 all’Ucraina “mancano risorse per circa 8 miliardi di dollari, perché ci aspettavamo il sostegno degli Stati Uniti, che si sta creando diversi problemi”. A Kiev, attualmente, servono “munizioni, per aiutarci a combattere sul campo. Siamo capaci di farlo”, sottolinea Marchenko, “ma stiamo perdendo tempo“.



Marchenko: “Inutile che l’UE lavori a 27 eserciti, prima deve sostenere l’Ucraina”

Parlando della posizione dell’Europa, Marchenko ci tiene a ricordare di aver già “elogiato gli sforzi per utilizzare i proventi delle dismissioni dei beni russi sequestrati, che hanno raccolto 3 miliardi”, ma comunque “il sostegno deve essere aumentato”. In particolare, secondo il ministro ucraino “è inutile [per l’Europa] creare 27 eserciti. Dovreste essere saggi”, invita, “a non spendere quei soldi”, utilizzandoli piuttosto per “cosa è necessario”, come il supporto a Kiev.



In generale, l’Ucraina ha bisogno “del sostegno dell’Europa, degli Stati Uniti e degli Stati Nato”, perché oltre ai ritardi nella consegna di armamenti, “la guerra muta drasticamente ogni mese, ogni sei mesi”, sottolineando che in questo momento, per esempio, “i droni sono assolutamente fondamentali” assieme “alle altre nuove tecnologie, come le armi da guerra elettromagnetica”. La prima esigenza dell’Ucraina, sottolinea ancora Marchenko, “è ricevere i missili, i proiettili, le munizioni e le protezioni“, ma poi bisognerà lavorare anche “per proteggere i nostri cieli. Quindi, aumentare la capacità di utilizzare i sistemi Patriot” ed, infine, “aiutarci con i nostri bisogni primari, perché i beni di prima sopravvivenza ci servono subito”.