Il caldo asfissiante di questi giorni continua ad avere ripercussioni e conseguenze tutt’altro che innocue anche sull’ambiente circostante. Da giorni, ormai, la nostra penisola si trova a fare i conti con incendi, a volte dolosi e altre volte no, alimentati dalle altissime temperature e dalla mancanza di precipitazioni. Come ogni estate, infatti, l’Italia si trova a dover far fronte ad ettari ed ettari di terreno bruciati per via di roghi fortuiti o meno: solo pochi giorni fa, ad esempio, è stata Roma a finire nella morsa del fuoco, dopo che le fiamme sono divampate nel quartiere di Monte Mario, facendo bruciare anche le baraccopoli sulla collina e costringendo all’evacuazione di diverse abitazioni e della sede Rai capitolina.



Oggi, invece, un brutto incendio si registra in provincia di Frosinone. Nel comune di Fumone le fiamme sono divampate poco dopo le 14 e in pochissimo tempo hanno bruciato ampie parti di vegetazione, oltre a lambire le case, arrivando proprio in prossimità delle abitazioni. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco e proprio due loro mezzi hanno avuto la peggio, finendo al centro dei roghi: fortunatamente nessun agente era a bordo nel momento in cui le fiamme sono arrivate a toccare le vetture.



Incendio anche a Roma: fiamme a Castelnuovo di Porto

Non solo Ciociaria: a bruciare, nella giornata di oggi, è anche Roma (ancora una volta dopo i giorni scorsi). Dalle 12.15 di oggi, i vigili del fuoco sono stati costretti a intervenire a Castelnuovo di Porto: le fiamme sono divampate tra le sterpaglie e la vegetazione in via Montefiore all’altezza di via Monte Vario, come riporta l’Adnkronos. In seguito all’esplosione del rogo, sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 per eventuali primi soccorsi, mentre alcune case sono state evacuate.

Fuoco, poi, anche in Alta Gallura: l’incendio che ieri sera è divampato nella zona di Riu Lu Fungone è ripreso e sta continuando a devastare i boschi nel territorio di Calangianus. Nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, a causa delle alte temperature e del vento le fiamme sono ripartite, costringendo sul posto anche due Canadair, uno dei quali costretto ad ammarare sul Liscia a causa di un problema tecnico, come spiega l’Ansa.