Interviene Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi della Regione Lombardia, in merito all’incendio avvenuto nel bresciano nella località Castelletto di Leno, presso la sede della fabbrica-caseificio Solat: “Lo spaventoso incendio ci ha colpito molto. Sentirò personalmente i vertici dell’azienda e li incontrerò per capire se e come la Regione Lombardia potra’ intervenire per aiutare imprenditori e lavoratori” comunica Rolfi come riporta mi-lorenteggio.com, che conclude: “per ripartire velocemente e garantire la continuità produttiva agli allevatori conferenti”. Mentre proseguono le operazioni di spegnimento, si provano a calcolare i danni con oltre 30mila forme di Grana Padano bruciate (all’anno l’azienda ne produce fino a 70mila) per una perdita di circa 9 milioni di euroArpa invece sta attualmente verificando la qualità dell’aria nelle zone limitrofe. Gli inquirenti stanno ancora indagando sulle cause del rogo, mentre i sanitari parlano invece di un ustionato e cinque persone intossicate prese in carico dal 118. (Agg. di Matteo Villa)



INCENDIO A LENO, VALUTAZIONI IN CORSO

È impressionante la colonna di fumo nero che proviene in queste ore da Castelletto di Leno dove da metà pomeriggio è in corso un vasto incendio che ha colpito – pare a seguito di una esplosione – il caseificio Solat dove si produce tra gli altri prodotti anche il Grana Padano (da 10 a oltre 20 mesi di stagionatura). Il gravissimo incendio è visibile ad occhio nudo in mezza provincia di Brescia con l’allarme scattato dopo le ore 15: secondo alcune testimonianze riportate da Milano Fanpage e BresciaToday, si sarebbe udita una netta esplosione all’interno del caseificio ma non è dato sapere se questa sia dovuta proprio all’incendio o ne sia la causa scatenante. Secondo quanto raccolto per dal Giornale di Brescia, a scatenare l’emergenza sia stata un’esplosione di alcune tubature di metano. Sul posto l’arrivo immediato di molte squadre dei Vigili del Fuoco oltre ovviamente alle forze dell’ordine e ai tecnici di Arpa Lombardia per valutare le conseguenze della colonna di fumo nero sparsa dopo il rogo. Al momento le fiamme sono ancora molto alte all’interno dell’edificio anche se le squadre dei pompieri stanno lavorando incessantemente per delimitare l’incendio e impedire ulteriori danni al caseificio Solat di Leno.



 

INCENDIO A LENO, ALLARME PER COLONNA DI FUMO NERO

«I nostri tecnici del dipartimento di #Brescia – #Mantova sono intervenuti a #Leno (Bs) per un #incendio divampato in un #caseificio» spiegano su Twitter i tecnici di Arpa Lombardia e in serata arriveranno i primi risultati per l’eventuale danno ambientale prodotto dall’esplosione e incendio a Castelletto di Leno. Le persone coinvolte nell’incidente, come spiega l’agenzia per le emergenze Areu, sono un giovane di 19 anni, un 26enne, un 28enne, un uomo di 40 anni e altri tre di 52, 57 e 58 anni: come riporta l’Adnkronos, «7 operai hanno riportato delle ferite. Due sono stati portati in codice giallo, di cui uno ha riportato ustioni al volto di secondo grado, un trauma e segni di inalazione di fumo. Cinque sono stati trasportati in codice verde. L’incendio ha distrutto l’intera fabbrica ed è scoppiato mentre gli operai stavano svolgendo dei lavori nel cortile che hanno prodotto delle scintille». La fabbrica e la sua tenuta è al momento messa sotto stretto controllo di pompieri e carabinieri: la cooperativa Solat è attiva dagli anni Sessanta nella Bassa Bresciana e si estende su una superficie di circa seimila metriquadri. Annualmente il caseificio produce 65mila forme di Grana Padano.