Un incendio avvenuto in un quartiere di Nantes ha dato vita ad una mobilitazione generale che ha permesso di trarre in salvo un bimbo di soli 6 mesi. L’episodio si è verificato di precisa domenica scorsa, 28 marzo, nel primo pomeriggio: un appartamento del quartiere Bottiere ha iniziato a bruciare e nel giro di breve tempo una coppia, genitori del neonato di cui sopra, si è ritrovata circondata dalle fiamme.
I due hanno allertato i vigili del fuoco ma prima dell’arrivo dei pompiere i giovani del quartiere, come riferisce Ouest-France, si sono mobilitati mostrando un’incredibile solidarietà: “Al terzo piano – raccontato uno dei giovani intervenuti in soccorso – abbiamo visto i genitori tenere il bambino alla finestra per proteggerlo dal fumo, allora ci siamo subito organizzati e siamo andati a cercare dei materassi. In diversi fra noi, ne abbiamo tenuto uno perché potesse ammortizzare la caduta del piccolo”.
INCENDIO A NANTES, SCALA UMANA SALVA FAMIGLIA: UN ATTO DI EROISMO
In totale circa trenta giovani hanno dato vita ad una scala umana che ha permesso appunto di arrampicarsi sulla facciata della palazzina, raggiungendo la famiglia intrappolata con il proprio piccolo. Una volta che poi sono giunti gli uomini dei vigili del fuoco, i ragazzi del quartiere hanno lasciato spazio ai soccorsi, di modo che potessero prendere in carico il piccolo di sei mesi e i suoi genitori. Una notizia a lieto fine, un atto di eroismo che come sottolinea Ateleia.org, fa venire alla mente le parole di Pierre Corneille: «Nelle anime ben nate, il valore non dipende dal numero degli anni». Un episodio che tra l’altro smentisce anche quella teoria psicologica secondo cui quanto maggiore è il numero di persone che assistono ad un particolare evento critico, e tanto minore è invece l’effettivo soccorso che le persone in difficoltà ricevono. Infine, un episodio che accende i riflettori sui giovani, spesso bistrattati, considerati lazzaroni e svogliati, ma che in questa occasione si sono rivelati dei veri e propri eroi.