Un maxi incendio sta devastando la Catalogna nell’area di Terragona, provocando il più grave rogo mai avvenuto in Spagna negli ultimi 20-30 anni: le evacuazioni proseguono da ore nel vasto territorio interessato dalle fiamme nella zona Nord-Est della Spagna con i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che stanno cercando di tagliare il rogo e contenere i sicuri danni anche per le prossime ore. Secondo il Ministro degli Interni regionale, Miguel Buch, sono a rischio 20mila ettari: finora, secondo quanto riportato da El Pais, per colpa dell’incendio catalano sono stati 53 i residenti costretti ad evacuare mentre sono stati inviati nelle aree a rischio circa 120 specialisti assieme ai pompieri. Al momento in cui vi scriviamo, l’ipotesi più probabile al vaglio delle autorità spagnole è che l’incendio possa essersi originato da un deposito di stallatico immagazzinato in maniera probabilmente non consona: il meteo e le altissime temperature che stiamo soffrendo anche qui in Italia hanno purtroppo fatto il resto aumentando la voracità delle fiamme e la resistenza alle pompe d’acqua sganciate sui territori a fuoco.



INCENDIO CATALOGNA: 20 MILA ETTARI A RISCHIO

Le fiamme sono scoppiate non lontane dalla centrale nucleare di Asco anche se provvidenzialmente il vento sta soffiando in senso contrario e il pericolo devastante viene così evitato per qualche chilometro: «Le difficoltà sono tali che non possiamo parlare di un incendio che è sotto controllo o in fase di estinzione, ma piuttosto che siamo in un momento in cui la vampata si sta ingrandendo», annuncia allarmato il Ministro degli Interni regionale Buch. I venti forti della vallata dell’Ebro – una delle aree storicamente più calde dell’intera Spagna – stanno peggiorando le condizioni dell’incendio costringendo la popolazione del luogo a vivere sotto l’ansia di dover probabilmente evacuare nelle prossime ore. Circa 350 vigili del fuoco sono sostenuti da oltre 120 soldati e 15 aerei cisterna impegnati sul luogo del rogo da ormai diverse ore.



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