Grave allarme scattato questo pomeriggio sulle Dolomiti appena sopra Cortina d’Ampezzo: un vasto incendio ha interessato la zona di montagna in cui si trovano diversi reperti bellici e due ordigni sarebbero già esplosi aggravando e non poco la situazione delle fiamme che rischiano di divampare in un’area tra i quattromila e i cinquemila metri quadri. Il rogo di vastissime proporzioni ancora non è dato sapere da cosa possa esser stato originato, se dalla stessa esplosione dei reperti bellici (elemento più probabile leggendo la dinamica raccontata dal Soccorso Alpino delle Dolomiti Bellunesi) o se il brillare dei reperti presenti dalla Prima e Seconda Guerra Mondiale sia solo successivo all’incendio. Sta di fatto che purtroppo le montagne appena sopra Cortina, fresca dai festeggiamenti per l’assegnazione delle Olimpiadi 2026 assieme a Milano, bruciano e si rischia forte per altre esplosioni possibili nelle prossime ore se non verrà fermato subito il divampare delle fiamme.
ALLARME ORDIGNI BELLICI VERSO LE OLIMPIADI
«A seguito di un forte boato, è stato segnalato un incendio tra la Croda de R’Ancona e Zuoghi. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che già era intervenuto sul Pomagagnon, ha effettuato una veloce ricognizione su richiesta dei Vigili del fuoco ora in azione. Attorno alle 13 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sotto la Croda del Pomagagnon a circa 1.800 metri di quota, per un’escursionista della Repubblica Ceca di 30 anni, che, volendo raggiungere Forcella Zumelle da Forcella Pomagagnon, messo male un piede si era procurata un probabile trauma alla caviglia. Recuperata con il verricello dal tecnico di elisoccorso, la ragazza è stata accompagnata al Codivilla. Pronti a intervenire in piazzola due tecnici del Soccorso alpino di Cortina», scrive su Facebook il Soccorso Alpino sulle Dolomiti bellunesi, le stesse protagoniste delle prossime Olimpiadi 2026 con però l’allarme che non si ferma per l’incendio appena divampato. «Stiamo intervenendo con tutti i mezzi regionali, con i volontari antincendi boschivi di Auronzo, con i tecnici dei Servizi Forestali e della Protezione Civile e iVigili del Fuoco. È una situazione delicata, perché le fiamme sono in un’area dove si trovano reperti bellici» ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin, precisando purtroppo «due reperti sono già esplosi e non possiamo escludere la possibilità che la cosa si ripeta». Nel frattempo, ad ora, è stata confermata la percezione di alcuni scoppi, probabilmente dovuti alla doppia esplosione di ordigni residuati bellici. Non certo il miglior “viatico” verso i vari lavori che dovranno iniziare a Cortina in vista delle prossime Olimpiadi..