Il costo finanziario dell’incendio della Grenfell Tower, avvenuto a Londra nel 2017, è salito a circa 1,17 miliardi di sterline. La somma in questione, proveniente dalle casse del Governo inglese, come riportato dal The Guardian, fa riferimento alle spese rese pubbliche che sono state sostenute per la ricerca delle case per i sopravvissuti, la messa in sicurezza dell’edificio, l’inchiesta pubblica con le sue spese legali e il risarcimento alle famiglie delle 72 vittime.
La sensazione è che le spese in questione, così come il disastro stesso, si sarebbero potute evitare. “Nel 2013 un medico legale che ha esaminato i decessi dopo un incendio mortale a Lakanal House [a Camberwell, a sud di Londra, nel 2009] ha chiesto la sicurezza antincendio riforme, ma non sono avvenute. Ciò avrebbe potuto non solo salvare vite umane, ma anche più di 1 miliardo di sterline nelle casse pubbliche”, ha commentato Deborah Coles, la direttrice di Inquest, un ente di beneficenza che si occupa di decessi correlati allo Stato.
Incendio della Grenfell Tower: la rabbia dei familiari delle vittime
Anche i familiari delle 72 vittime dell’incendio della Grenfell Tower hanno accolto con rabbia la notizia degli 1,17 miliardi di sterline spesi dal Governo per le conseguenze del disastro. Nabil Choucair è una di loro: “Se avessero speso una frazione di questo denaro prima dell’incendio e ci avessero ascoltato, questo disastro non sarebbe accaduto. Hanno cercato di risparmiare al prezzo delle nostre famiglie e noi lo stiamo pagando con la nostra sofferenza”, ha detto
L’edificio, nei prossimi anni, dovrebbe diventare un memoriale. Anche per questa causa tuttavia serviranno dei fondi pubblici. “La nostra costante priorità è sostenere le persone in lutto, i sopravvissuti e la comunità locale, dal fornire l’aiuto e il supporto di cui le persone hanno bisogno fino alla recente risoluzione del processo per la richiesta di risarcimento. Siamo impegnati a imparare dalla tragedia di Grenfell e a fare il bene dei familiari delle vittime e dei sopravvissuti”, queste le parole di Elizabeth Campbell, leader del Comitato creato ad hoc.