Si chiamava Vincenzo l’operaio che ha perso la vita nel corso dell’esplosione avvenuta nel pomeriggio nella Adler di Ottaviano. Un vero e proprio punto di riferimento all’interno della fabbrica, considerato una persona forte e giovale. Grande tifoso del Napoli e appassionato di calcio, utilizzava spesso il suo profilo su Facebook per comunicare e anche per alcune discussioni calcistiche che lo accendevano molto quando c’era da difendere i colori azzurri. L’ultimo post, una tenera foto con il suo cagnolino, Vincenzo sapeva tenere alto il morale dei colleghi ed era una persona benvoluta da tutti. Si indaga ora per capire quale sia stata l’esatta dinamica della terribile esplosione, per il momento Vincenzo Lanza è l’unica vittima accertata del grave incidente nell’impianto che aveva riaperto solo da 24 ore dopo la lunga chiusura dovuta al lockdown per l’emergenza coronavirus. (agg. di Fabio Belli)



UN MORTO E DUE FERITI IL BILANCIO

«1 morto e 2 feriti il primo bilancio della tremenda esplosione che ha devastato la Adler Plastic di Ottaviano», lo ha confermato il sindaco del comune vicino al Vesuvio Luca Capasso una volta giunto sul luogo dell’esplosione con successivo incendio nella ditta che lavora la plastica. Un ferito grave è stato portato nell’ospedale di Nola, un altro ferito lievemente invece all’ospedale Cardarelli di Napoli: il morto si chiama V.L., ha 55 anni e si teme che possa non essere l’unica vittima sotto le macerie dell’Adler Plastic di Ottaviano. Sempre il sindaco ha confermato che l’azienda aveva riaperto giusto ieri dopo la fine lockdown con i primi turni di lavoro a personale ridotto proprio per mantenere il distanziamento nei reparti di lavoro: «Preoccupazione per le persone coinvolte e vicinanza alle famiglie dei lavoratori», spiega invece la nota della Adler Plastic, «una volta assistiti i feriti e gestita l’emergenza assieme al personale sanitario, in collaborazione con le forze dell’ordine verrà fatto tutto il possibile per verificare quanto accaduto». Resta la minaccia della nube tossica, come confermato dal sindaco Capasso: «Chiedo scusa se soltanto adesso lo faccio, ma sono stato impegnato sul posto, come potete immaginare: vi chiedo di chiudere le finestre a scopo precauzionale, in attesa dell’Arpac che effettuerà a brevissimo tutti i rilievi. Ripeto: si tratta di una precauzione». Infine la preghiera accorata per la famiglia della vittima e per tutti i coinvolti nella terribile esplosione dalle cause ancora non verificate. (agg. di Niccolò Magnani)



IN FUMO AZIENDA PLASTICA NEL VESUVIANO

Un incendio preceduto da una forte esplosione è scoppiato quest’oggi nel Napoletano e più precisamente nei pressi del comune di Ottaviano, in una zona compresa tra i territori di Somma Vesuviana e Nola. Stando a quanto si apprende dalle prime cronache locali e dalle testimonianze di alcune dei residenti che hanno udito distintamente lo scoppio che ha poi fatto avvampare le fiamme è avvenuto in uno dei capannoni della Adler Plastic di Via Mozzoni. Subito allertati i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine da coloro che in quel momento si trovavano in fabbrica e tra le cinque persone rimaste ferite dall’esplosione, anche se altre fonti parlano di tre operai, una verserebbe in condizioni gravi mentre purtroppo un’altra è deceduta. “Uno scenario apocalittico” avrebbe detto uno degli operai impiegati nello stabilimento di proprietà dell’imprenditore Paolo Scudieri anche se al momento non sono ancora chiare le cause dell’incidente.



INCENDIO ED ESPLOSIONE NELLO STABILIMENTO ADLER: ALMENO UN MORTO

L’incendio scoppiato in zona Vesuviana quest’oggi è stato peraltro notato anche da tutti i residenti di Napoli e dintorni dato che dallo stabilimento che ha sede a Ottaviano nel giro di pochi minuti si è levata una imponente colonna di fumo nero che ancora ora è visibile a notevole distanza (anche a causa delle materie plastiche e spugne che hanno cominciato a bruciare all’improvviso). Ad ogni modo anche se alcuni testimoni parlano di uno scoppio che sarebbe avvenuto attorno alle ore 16 di questo pomeriggio, i Vigili del Fuoco arrivati sul posto stanno verificando la presenza di altri feriti e quali possano essere state le cause dell’incendio, cercando inoltre di evitare che le fiamme potessero estendersi al territorio circostante e al centro abitato. È probabile dunque che già nelle prossime ore possano esserci degli aggiornamenti anche a proposito del numero reale di operai feriti e delle loro condizioni e capire se vi siano altre vittime oltre a quella accertata fino a ora.