All’indomani dell’incendio che ha devastato Torre dei Moro, il grattacielo in via Antonini a Milano, tante sono le domande che dovranno trovare risposta sulle cause scatenanti il rogo e sul perché la struttura, di recente costruzione, sia stata avvolta dalle fiamme. La colonna di fumo è stata vista a parecchi chilometri di distanza dal capoluogo lombardo, con il fuoco che avrebbe cominciato la sua discesa dal 15° e ultimo piano del palazzo prima di avvolgere l’intera struttura in pochi minuti. Tra le ipotesi degli inquirenti c’è quella di un possibile cortocircuito.



Gli inquirenti, secondo quanto riferito da Adnkronos, sono al lavoro per cercare di capire cosa abbia potuto scatenare in maniera così aggressiva le fiamme. Al momento, stando ai primi rilievi, la via del cortocircuito è quella più plausibile e dibattuta, ma per avere delle certezze bisogna aspettare le relazioni tecniche prima di procedere. Da Roma è arrivato anche il nucleo investigativo antincendi dei Vigili del fuoco che diranno la loro sullo stato dello stabile, che al momento non sarebbe stato dichiarato a rischio crollo. Ma preoccupa la situazione degli appartamenti, che potrebbero causare crolli interni di portata importante.



Incendio grattacielo Milano, cos’è successo e i pericoli

Stando alle prime informazioni ottenute dopo il rogo del grattacielo di via Antonini a Milano, l’incendio si è propagato molto velocemente in tutto l’edificio a causa del cosiddetto “effetto camino” generato dallo spazio fra la struttura in cemento armato e la copertura in metallo. Nello specifico l’aria presente all’interno di un’intercapedine di alcuni centimetri ha accelerato la diffusione delle fiamme, che hanno velocemente divorato la struttura esterna del palazzo.

Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, dopo aver fatto un sopralluogo alla Torre dei Moro, aprirà un fascicolo con le ipotesi di disastro colposo o incendio colposo. Le immagini arrivate da Milano hanno ricordato la strage di Londra del Grenfell Tower del giugno 2017, dove anche degli italiani persero la vita. “L’edificio non rischia di cadere, non è stata intaccata la struttura portante, si è bruciato il rivestimento ma non c’è pericolo che crolli” hanno fatto sapere dalla centrale operativa dei vigili del fuoco di Milano.