Incendio a Grottammare e incendio a Vignole Borbera: è un risveglio tra le fiamme quello dell’Italia nella giornata di martedì 6 settembre 2022. Partendo dal rogo che si è sprigionato nella città in provincia di Ascoli Piceno, è stata direttamente l’amministrazione comunale, mediante un comunicato stampa diffuso online, a chiarire la situazione e a fornire consigli e delucidazioni ai propri concittadini: “L’incendio che si è sviluppato stamattina in un capannone di via California è sotto controllo. I vigili del fuoco che stanno ultimando le operazioni di spegnimento consigliano di tenere le finestre chiuse. Provvederemo ad aggiornarvi sugli sviluppi della situazione”.
Una precauzione in più, insomma, da parte dei rappresentanti istituzionali di Grottammare, al fine di scongiurare rischi di intossicazione (in questo momento forse neppure esistenti, ma non siamo in possesso dei dati ARPA per poter confermare questa tesi, ndr) a seguito dell’incendio divampato stamattina.
INCENDIO A VIGNOLE BORBERA: “NUBE DI CLORO SUL PAESE, ATTENZIONE”
Nell’Alessandrino, nel Basso Piemonte, c’è invece una situazione decisamente più emergenziale per quanto concerne l’incendio che ha coinvolto il fabbricato dell’acquedotto, ubicato in località Variano, e che ha interessato anche i filtri per la depurazione. Lo riporta sulle proprie colonne online “La Stampa”, sottolineando che il cloro si è sparso nell’aria e il vento l’ha spinto verso Vignole, dando problemi a chi si trovava all’esterno della propria abitazione, come irritazione agli occhi e lacrimazione
Tant’è che il sindaco, data la complessità e la pericolosità del quadro appena descritto, ha diffuso il seguente messaggio tra i residenti di Vignole Borbera: “Chiudete le finestre di casa, c’è une nube di cloro sul paese. Diffondete il messaggio ai vostri amici e conoscenti”. Ancora il quotidiano sopra menzionato ha chiarito che in loco “sono intervenuti carabinieri, Arpa, vigili del fuoco e soccorritori, ma non sembrano esserci situazioni delicate e al momento nessuno ha dovuto ricorrere a cure ospedaliere”.