Tragedia avvenuta in un campo nomadi della provincia di Foggia, in Puglia: due bambini sono morti a seguito di un incendio. A darne notizia in queste ore sono i principali organi di informazione online, a cominciare da Tgcom24.it, che spiega come l’incendio sia avvenuto in un campo nomadi di Stornara, nel foggiano. Le vittime sono due bimbi piccolissimi di soli due e quattro anni, trovati senza vita dopo lo scoppio dell’incendio. In base alle prime ipotesi circolanti sembra che alla base del rogo vi sia forse un riscaldamento improvvisato e tutt’altro che sicuro, e che potrebbe aver appunto innescato le fiamme poi propagate intaccando le baracche, composte quasi esclusivamente da materiale altamente infiammabile.



Pare in particolare che all’origine dell’incendio vi sia una stufa utilizzata per riscaldare gli ambienti. I corpi dei due bambini sono stati trovati senza vita ma non sarebbero morti bruciati bensì per via dei fumi nocivi esalati a causa delle fiamme, una causa di morte purtroppo molto diffusa in queste situazioni. L’episodio si è verificato nella mattinata di oggi e sul posto si sono recati i vigili del fuoco che hanno impiegato diverso tempo per mettere in sicurezza il campo nomadi, essendo bruciate diverse baracche.



INCENDIO IN CAMPO NOMADI, MORTI DUE BAMBINI. L’ULTIMO PRECEDENTE A NAPOLI

Purtroppo non è la prima volta che si verifica un incendio in una baraccopoli, e uno dei più devastanti è stato quello avvenuto la scorsa estate, precisamente ad agosto 2021, presso il campo rom di Barra, quartiere periferico di Napoli. In quel caso i vigili del fuoco dovettero lavorare tutta la notte per spegnere le fiamme, con tanto di chiusura dello svincolo stradale presente vicino all’insediamento.

Inoltre, vennero evacuate ben 400 persone, e solo per miracolo non si verificarono delle vittime. “Quando mi hanno chiamato alle due di notte – aveva raccontato all’epoca un operatore Caritas intervenuto sul posto – era una scena apocalittica, donne e bambini che piangevano, ragazzi che provavano a spegnere le fiamme in attesa dei soccorsi, volevo aiutare ma non sapevo da dove cominciare”.