Incendio in parrocchia a Legnaia: forte spavento per il parroco

Paura a Legnaia, quartiere di Firenze, dove è scoppiato un incendio nei locali della Parrocchia di Sant’Angelo. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente nei locali in Via Pisana, dove è scoppiato l’incendio nei locali parrocchiali. Domato il fuoco, i vigili hanno areato i locali. Soccorso dal 118 e trasportato per intossicazione al pronto soccorso il parroco Giancarlo Lanforti, che è anche vicario del vicariato di porta San Frediano. Il sacerdote è stato dimesso dopo poche ore dal suo ingresso e rimandato a casa in buone condizioni di salute. Non si conoscono le cause che hanno portato allo scoppio dell’incendio.
Come spiega La Nazione, in attesa che sia ripristinata l’agibilità della parrocchia di Sant’Angelo, le funzioni religiose si sposteranno nella chiesa vecchia. Don Giancarlo Lanforti, fiorentino e di 60 anni, è il parroco di Sant’Angelo a Legnaia dall’ottobre 2016 dopo l’esperienza a S. Michele  e a S. Salvi. Il parroco è diventato sacerdote il 31 marzo ’88.

Chi è Don Giancarlo Lanforti

Come spiega La Nazione, Don Giancarlo Lanforti, intossicato nell’incendio nella chiesa di Sant’Angelo a Legnaia, nel 2000 ha fondato l’Oratorio “Il Pellicano”, che si occupa del disagio familiare e si prende cura dei ragazzi in condizioni difficili. Nell’aprile 2005, il parroco è stato eletto Rettore del Convitto della Calza e riconfermato per altri due mandati quinquennali, così come superiore della Congregazione dei Sacerdoti secolari di Gesù Salvatore che gestisce il Convitto. Dal 2005 al 2013 ha amministrato la chiesa di S. Margherita a Montici mentre nel 2010 è stato nominato canonico effettivo dell’Insigne Basilica Laurenziana sotto il titolo di S.Caterina de’ Ricci.



La sua è un’attività molto apprezzata e riconosciuta all’interno della comunità, tanto che forte è stata la paura e la preoccupazione per le sue condizioni di salute, dopo l’incendio. Fortunatamente, il parroco sembra stare bene, tanto che dopo poche ore e alcuni esami è stato dimesso.

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