Mentre gli sfollati del grattacielo andato alle fiamme a Milano continuano con le dolorose operazioni di recupero degli oggetti personali all’interno delle case coinvolte nell’incendio, inquirenti ed investigatori continuano il loro delicatissimo lavoro anche sulle carte raccolte, tra cui la pratica edilizia depositata in Comune e il fascicolo antincendio dell’edificio.
Le ultime indagini sul rogo hanno fatto emergere dei dettagli choc rispetto al materiale impiegato per il rivestimento esterno della Torre dei Moro. Secondo quanto reso noto da TgCom24, infatti, pare che i pannelli fossero di materiale plastico sintetico altamente infiammabile al punto da sciogliersi con le alte temperature. E’ quanto trapelato dalle prime analisi di laboratorio condotte dal Nucleo Investigativo Antincendio disposte dalla Procura milanese che indaga per disastro colposo. Quel materiale avrebbe addirittura agito da conduttore delle fiamme. Al momento non è ancora chiara la qualificazione del materiale in oggetto ma ciò che è certo è che in 7 minuti avrebbe reso l’incendio fuori controllo.
Incendio Milano: indagini in corso sul materiale del grattacielo
Adesso l’indagine sull’incendio del grattacielo di 18 piani distrutto dalle fiamme domenica scorsa, sta tentando di ricostruire con precisione la dinamica del rogo stesso. L’attenzione del procuratore aggiunto Tiziana Siciliana e Marina Petruzzella è concentrata in modo particolare sull’aspetto sicurezza nel tentativo di comprendere, tra le altre cose, l’esatta composizione dei pannelli e in particolare se questi corrispondano a quanto dichiarato nella pratica edilizia presentata in Comune.
Occorre poi stabilire ancora con certezza la causa effettiva che ha portato all’esplosione delle fiamme ed al loro propagarsi dal momento che pare si siano scatenate da un appartamento il cui proprietario non è stato ancora rintracciato. Le indagini hanno invece accertato che il rivestimento esterno a forma di vela, probabilmente solo a fini estetici, non era ignifugo nè è emersa alcuna evidenza che fosse di Alucobond.