La Monteplast di Fidenza divorata dalle fiamme. In località La Bionda, intorno alle 13:30 è scoppiato un incendio che ha interessato la fabbrica che si occupa della lavorazione di materie prime plastiche. Al momento, come spiega Parma Today, non si registrano feriti o intossicati e non ci sarebbero persone coinvolte. Tante le squadre dei vigili del fuoco a lavoro per spegnere le fiamme e cercare di salvare in parte l’impianto, mitigando i danni ambientali.



Il sindaco di Fidenza, Andrea Massari ha raccomandato ai cittadini di tenere chiuse le finestre e di evitare il più possibile di passeggiare nella zona circostante all’incendio. Come si legge nel messaggio: “Arpae raccomanda di tenere chiuse le finestre nel raggio di un chilometro dall’incendio. I curiosi stiano in casa davanti a Facebook! È in atto in questo momento un incendio di dimensioni importani nel quartiere La Bionda. Sul posto sono in azione le squadre dei Vigili del Fuoco mentre la nostra Polizia Locale e le forze dell’Ordine presidiano gli accessi alla zona”.



L’allarme del sindaco

Come spiegato da Andrea Massari, sindaco di Fidenza, non solo i vigili del fuoco sono a lavoro per domare le fiamme nella Monteplast. Infatti “Sono al lavoro anche i tecnici di Arpae – Agenzia Regionale per la protezione ambientale e sanitaria- impegnati a valutare eventuali rischi legati alle emissioni conseguenti al rogo di sostanze plastiche. In attesa delle risultanze di queste analisi Arpae raccomanda di tenere chiuse le finestre nel raggio di un chilometro dall’incendio ed evitare di avvicinarsi e sostare all’esterno nelle aree prossime al rogo”.



L’incendio è divampato in pochi minuti e le fiamme si sono sviluppate rapidamente con una colonna di fumo visibile in tutta la città. La struttura è in parte collassata, con le pareti perimetrali della fabbrica cedute. La colonna di fumo, a causa del vento, si è spostata verso Piacenza. Non sono ancora note le cause dell’incidente. Andrea Massari, sindaco di Fidenza, ha spiegato ancora: “Questa tipologia di incendi prevede che tutto il materiale debba essere consumato dalle fiamme”. Alta la preoccupazione per le conseguenze ambientali da parte dei tecnici di Arpae.