Storie Italiane ha dedicato ampio spazio stamane al dramma dell’ospedale di Tivoli, l’incendio che ha causato la morte di tre persone, oltre che un’evacuazione di centinaia di pazienti e gravi danni alla struttura. L’inviato del programma di Rai Uno, Vittorio Introcaso, ha intervistato in collegamento la figlia di una paziente che è morta poco dopo l’incendio: “A mia mamma avevano diagnosticato la polmonite, dal mio punto di vista è stata diagnostica all’incirca 15 giorni dopo l’intervento al femore e l’antibiotico impostato soltanto dopo 13 o 14 giorni, solo quando a mia madre è comparsa la febbre. Era intubata e poi è arrivato l’incendio, è arrivato il black out, i macchinari funzionano attacchi a ossigeno e corrente, secondo me è morta per quello”, dando quindi colpa all’incendio che ha fatto saltare la corrente.
“La teneva ancora in vita – ha proseguito – l’ossigeno arrivava al cuore che ancora pompava, la dottoressa me l’ha detto chiaramente che era in vita grazie alla macchina. si sarebbe spenta di qui a qualche ora ma quelle ore gliele hanno tolte e io ora ho dato tutto in mano ai giudici, l’autopsia? Per ora non ci hanno detto niente”.
INCENDIO OSPEDALE TIVOLI: LE PAROLE DELLA OSS CHE HA SALVATO UNA DONNA INCINTA
Storie Italiane ha intervistato sempre tramite Vittorio Introcaso una Oss che lavora presso l’ospedale di Tivoli e che ha aiutato una donna incinta a fuggire dalle fiamme e dal fumo: “Sono una Oss della sala parto. Ho cercato di aiutare una donna incinta, mi sono accorta che non c’era l’uscita di emergenza, c’era fumo d’appertutto e ci siamo messi nel reparto 1, abbiamo inalato tanto fumo, poi è arrivato il pompiere con la scale a una a una ci ha fatto scendere, avevamo tutti paura”.
“L’importante era però mettere in salvo la paziente, avevamo paura, ci hanno detto che non era sicuro andare sulla tettoia ma io volevo uscire da qui. Il reparto era avvolto da fumo nero, ci siamo spaventati, paura c’è stata. Adesso mi sono ripresa, ho la tosse che non mi passa ma a parte questo sto bene”.