Giorgio Giulio Santonocito, direttore dell’ASL Roma 5, è intervenuto durante la diretta di Storie Italiane per parlare del violento incendio che nell’ospedale di Tivoli, nel quale hanno perso la vita 3 pazienti ricoverati nel nosocomio romano. La trasmissione, infatti, ha evidenziato come l’incendio sia originato a partire dal punto di raccolta ospedaliero, ma rimangono comunque parecchi dubbi, specialmente sulle eventuali colpevolezze.
L’incendio all’ospedale di Tivoli, evidenzia Santonocito, “è tremendo e disastroso, e il pensiero ora deve andare alle vittime o agli operatori che hanno fatto un lavoro eccezionale. L’impianto antincendio”, evidenzia il direttore dell’ASL, “è oggetto di indagine in questo momento”, ma ci tiene a precisare che “molte cose che sono state dette sono imprecise. Le squadre antincendio c’erano, l’impianto era costantemente sotto manutenzione ed era stato revisionato”. Stesso discorso, sottolinea, vale anche per le prove d’evacuazione in caso d’incendio per gli operatori dell’ospedale di Tivoli, come “confermano i tecnici. Ovviamente”, spiega ancora Santonocito, “ci sono delle responsabilità ed è giusto che vengano verificate”.
Santonocito: “L’incendio dell’ospedale di Tivoli è originato dai rifiuti”
Commentando ancora l’incendio all’ospedale di Tivoli, il direttore dell’Asl ci tiene a spiegare che “gli impianti dei gas medicali hanno funzionato, abbiamo la certezza che sono andati in UPS con gruppi di continuità e hanno continuato a funzionare anche dopo l’evacuazione. Poi bisogna vedere se quella specifica macchina”, per cui è deceduta una delle tre vittime, “è andata in tilt o meno, ma spetta alle autorità”.
Inoltre, chi è entrato nell’ospedale di Tivoli dopo l’incendio “ci dice che le porte taglia fuoco le hanno trovate chiuse, quindi funzionanti, ma non significa che l’abbiano fatto tutte, magari anche a causa di ostacoli fisici che le hanno bloccate”. Parlando, poi, di rifiuti Santonocito sottolinea che “ci sono due temi, ovvero quelli ordinari e quelli ospedalieri. Bisogna capire se sono stati tolti dalle ditte incaricate nell’orario indicato, oppure no. Quasi sicuramente”, conferma, “l’incendio è partito da lì ed è entrato dalle finestre, che sono implose e si è distribuito. Il tema dei rifiuti c’è e bisogna capire se potevano stare lì e se quelli dentro al container siano usciti per effetto dell’incendio o fossero già lì”.