Incendio a Strasburgo in un datacenter dell’azienda di server Ovh. Erano le 3 del mattino quando le fiamme sono divampate distruggendo uno dei datacenter più grandi di Europa. La società francese ha comunicato che tre dei quattro edifici di proprietà sono stati colpiti, ma non ci sono state fortunatamente vittime. Il fondatore Octave Klaba sui social ha annunciato che è stato attivato il Disaster Recovery Plan. L’incendio è stato domato dopo circa quattro ore, quindi ora si lavora alla ricostruzione delle parti principali dei tre palazzi e al controllo delle connessioni per la ripresa del lavoro. «Tutti i server sono nell’edificio SBG3 sono ok. Spenti, ma non rovinati. Creeremo un piano per farli ripartire e connettere ai network», ha scritto Klaba su Twitter per tranquillizzare i suoi clienti.
Peraltro, si era recato sul posto per controllare i server negli edifici dove è scoppiato l’incendio, che è stato imponente, come evidenziano i filmati che circolano sui social. Sono stati coinvolti nelle operazioni di spegnimento delle fiamme ben 100 pompieri della zona.
INCENDIO ALL’OVH DI STRASBURGO: SITI DOWN
Nonostante le alte colonne di fumo, non sono emersi problemi di inquinamento dell’aria in seguito all’incendio all’Ovh di Strasburgo. Diversi portali si affidano proprio all’azienda francese per i propri siti, per questo nella mattinata di oggi centinaia di domini sono stati in down o hanno registrato gravi rallentamenti a causa dell’interruzione di corrente decisa dall’azienda per l’incendio. Tra questi portali ve ne sono anche italiani. Al momento non è nota l’entità del danno subito dalla società Ovh, né i dati persi. La società, nata nel 1999 da un’idea di Octave Klaba, che all’epoca era studente del terzo anno all’ICAM di Lille, ha sede a Roubaix, ma i suoi data center sono sparsi in giro per l’Europa. Per la precisione, sono ben 17 per un totale di 250mila server. L’azienda offre i suoi servizi in 17 Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Germania, Regno Unito, Finlandia, Irlanda, Polonia e appunto Italia. Ovh, il cui nome è acronimo di On Vous Heberge (“Noi vi ospitiamo“), nel 2019, quindi a vent’anni dalla sua fondazione, contava oltre 1,5 milioni di clienti nel mondo.
“The [OVH datacenter] fire was brought under control at 6:45 a.m. and required 6 hours of intervention.” https://t.co/7oN51w3CZMpic.twitter.com/dZC8HfjsLZ
— Bad Packets (@bad_packets) March 10, 2021