Incendio alla villa dell’oligarca russo Vladimir Solovyev sul Lago di Como
Due ville dell’oligarca russo, conduttore e amico di Putin, Vladimir Solovyev, sono state danneggiate nelle passate ore. Entrambe, come spiega TgCom24, si trovano sul Lago di Como. La prima villa sarebbe stata oggetto di un incendio doloso: è quanto accaduto a Menaggio, sul Lago di Como, dove sarebbero stati impiegati pneumatici per appiccare il fuoco nella villa di Solovyev. I Carabinieri, accorsi sul posto, avrebbero già avviato le indagini vagliando anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza al fine di identificare i presunti responsabili. La dimora è stata posta sotto sequestro dal governo italiano dopo l’applicazione delle sanzioni economiche indirizzate agli oligarchi russi.
Una seconda villa sempre di proprietà di Vladimir Solovyev sarebbe stata oggetto di scritte. La facciata dell’abitazione sarebbe stata imbrattata con della vernice rossa. Evidente la scritta “Killer”. Secondo chi indaga si tratterebbe in entrambi i casi di un attio dimostrativo dal momento che i danni sarebbero stati limitati. In merito alla prima villa infatti, l’incendio sarebbe stato appiccato solo ai copertoni, limitandosi all’esterno. Il rogo, notato da alcuni passanti, è subito stato segnalato e domato.
Le indagini in corso
Sono prontamente stati avviati gli accertamenti per risalire agli autori dell’atto. La procura di Como ha già aperto un fascicolo in merito agli attacchi alle due ville dell’oligarca russo Vladimir Solovyev. La prima, a Menaggio, sarebbe in ristrutturazione. Dopo aver ricevuto un primo rapporto informativo da parte dei carabinieri, i magistrati decideranno i successivi passi da compiersi.
In merito alla seconda villa presa di mira, sempre appartenente all’imprenditore e sostenitore di Putin sul Lago di Como, questa si troverebbe a circa dieci chilometri dalla prima. I due immobili in provincia di Como di proprietà di Vladimir Solovyev, congelati lo scorso 5 marzo dalla Guardia di Finanza, avrebbero un valore di 8 milioni di euro. Proprio l’imprenditore 58enne, presentatore tv e fedelissimo del presidente russo, era stato tra i primi oligarchi russi ad essere colpito dagli effetti delle sanzioni.