Cambiano gli incentivi auto o almeno questo è quello a cui sta pensando il governo italiano, con l’obiettivo di favorire le aziende che utilizzano componenti made in Unione Europea, a discapito di quelle cinesi. Lo scrive il quotidiano Il Messaggero attraverso il proprio sito web precisando che a partire dal 2025 verranno confermate le risorse per gli incentivi auto, un miliardo di euro, ma si cercherà di “puntare” su quelle vetture che vengono realizzate in Europa, meglio ancora se in Italia, sfavorendo di contro le auto extra Ue, a cominciare dalla Cina.



Le vetture Made in Italy non sono tantissime e su tutte spicca la Fiat Panda e la Fiat 500e, con l’arrivo a breve della nuova 500 ibrida, e il tema della produzione italiana è sempre stato in qualche modo “un cavallo di battaglia” del governo Meloni, che ha sempre sottolineato quanto fosse importante fare in modo che le risorse dello stato andassero in favore dei prodotti tricolori.



INCENTIVI AUTO 2025, COME CAMBIERANNO

Ora si cambia e lo schema è stato annunciato nella giornata di ieri da parte del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, presentando lo stesso ai vari protagonisti della filiera automotive. Il prossimo step a settembre, con la presentazione del decreto, anche se non sarà facile trovare la quadra rientrando nel regolamento sulla concorrenza e gli aiuti di stato.

Eppure la Francia ha già fatto qualcosa di simile con il leasing sociale a inizio anno, favorendo quindi tutte le produzioni di auto realizzate oltralpe o in Europa, e concedendo appunto incentivi a tutti gli automobilisti che acquistassero vetture Made in Ue e penalizzando invece le auto prodotte in Cina, su tutte la Dacia Spring elettrica e la MG MG4, altra vettura con un forte mercato in Europa ma che viene realizzata nel gigante asiatico.



INCENTIVI AUTO 2025, OCCHIO ALLA TESLA MODEL 3

Ad essere tagliata fuori dagli incentivi auto 2025, in caso venissero introdotti degli incentivi auto di questo tipo in Italia, anche la Tesla Model 3, che viene prodotta a Shanghai, a differenza invece della Model Y che viene invece realizzata in Germania. Bisognerà quindi capire se si riuscirà ad attuare degli incentivi auto 2025 di questo tipo, sperando però che non si commetta l’errore del 2023-2024, ovvero, annunciare lo stesso ecobonus con largo anticipo, paralizzando quindi il mercato per mesi fino allo scorso 3 giugno, quando gli incentivi per le vetture green sono stati ufficialmente introdotti e terminati nel giro di sole 9 ore, un vero e proprio record.

Il nuovo piano di incentivi auto sarebbe comunque triennale, dal 2025 al 2027, e ciò renderebbe in un certo qual modo strutturale la misura, evitando quindi una vera e proprio corsa allo sconto, un po’ come se si verificasse una sorta di “black friday” dell’auto: staremo a vedere quello che succederà.