Incentivi per auto usate, dopo gli Ecobonus per le auto elettriche e ibride plug-in. Questi ultimi si sono esauriti, invece ora diventa operativo il sostegno pubblico per l’acquisto di vetture usate. La norma, varata lo scorso 23 luglio con la conversione in legge del decreto Sostegni Bis, consente di ottenere un contributo per acquistare una auto usata, ma tenendo conto di specifiche condizioni. La data da segnare sul calendario è quella di martedì 28 settembre: alle ore 10:00 i concessionari potranno accedere al sito ecobonus.mise.gov.it per inserire le prenotazioni degli incentivi per l’acquisto di mezzi di categoria M1, quindi autovetture, di seconda mano e a basse emissioni.



Si tratta di una misura che riguarda in primis i noleggiatori a breve termine che hanno uno stock di “usato fresco” da lanciare sul mercato. Per questi incentivi sono stati messi a disposizione 40 milioni di euro. Il veicolo usato deve essere di classe Euro 6 e avere un prezzo non superiore a 25mila euro (risultante dalle quotazioni medie di mercato); inoltre, le emissioni devono essere comprese tra 0-160 g/km CO2.



INCENTIVI AUTO USATE: LE FASCE PREVISTE

Gli incentivi auto usate vengono riconosciuti solo alle persone fisiche che rottamano una vettura vecchia, inoltre si differenzia in base alla fascia di emissioni del veicolo usato che si acquista. Quindi, è di 2mila euro per 0-60 g/km di CO2, mille euro per 61-90 g/km di CO2 e 750 euro per 91-160 g/km di CO2. Gli incentivi vengono riconosciuti a chi sta effettuando l’acquisto dell’auto usata sotto forma di sconto sul prezzo iniziale. Per accedere al contributo la vettura da rottamare deve essere stata immatricolata entro il 31 dicembre 2010 o deve avere, al momento del nuovo acquisto, oltre 10 anni di immatricolazione. Inoltre, deve essere di proprietà dell’acquirente o di un suo convivente da almeno un anno. I dubbi riguardano i tempi dell’esaurimento del fondo da 40 milioni che è valido fino al termine dell’anno, come vale per tutti gli altri tipi di incentivi auto. Per ora per le auto nuove con emissioni tra 61 e 135 g/km di CO2 sono disponibili risorse pubbliche per 79 milioni di euro.



“INCENTIVI DIVENTINO STRUTTURALI”

Per Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, si tratta di un provvedimento «molto opportuno» in primis per una questione di equità, in quanto «consente l’accesso al contributo a coloro che acquistano auto usate non potendo verosimilmente permettersi il nuovo». Inoltre, in maniera diretta contribuisce «a migliorare la situazione del parco circolante che in Italia ha dodici anni e mezzo di anzianità, la più alta in Europa». Come spiegato a Repubblica, si tratta di una catena che può far bene a tutta la filiera. D’altra parte, il limite è rappresentato dal fatto che gli stanziamenti sono contenuti. «Si rischia di avere una fiammata che poi si esaurisce rapidamente. Lo abbiamo visto anche con i veicoli nuovi». Bisognerà poi riflettere su questo sistema di agevolazioni stop-and-go per arrivare ad uno strutturale, anche per spingere la transizione ecologica, procedendo ovviamente per gradi. per Quagliano bisognerebbe anche ridurre i balzelli sulla compravendita delle auto usate, «troppo elevati per incentivare lo svecchiamento delle vetture».