Il comunicato del 5 agosto emanato dal Ministero dello sviluppo economico, annunciava due decreti in arrivo per l’acquisto di auto non inquinanti e per la riconversione e lo sviluppo del settore automotive.

Il primo intervento avrebbe riguardato gli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti, in particolare per coloro che hanno un reddito inferiore a 30.000 euro. In questi casi infatti gli incentivi sono incrementati del 50%.



Incentivi ecobonus auto: cosa prevede il primo decreto

Il finanziamento massimo potrebbe essere di 7.500 con rottamazione della propria auto. Il contributo però sarebbe di 6000 euro senza rottamazione per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 e quindi nuovi di fabbrica, omologati con classe non inferiore a euro 6 se il prezzo di listino della casa produttrice è inferiore a 35 mila euro IVA esclusa appunto gli incentivi sarebbero di 6000 euro con rottamazione 3000 euro senza rottamazione per l’acquisto di veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica con prezzo di listino ufficiale della casa produttrice varie inferiore a 45.000 euro IVA esclusa.



Potrà beneficiare dell’incentivo un solo soggetto all’interno dello stesso nucleo familiare purché mantenga la proprietà per almeno 12 mesi.

Incentivi ecobonus auto: cosa prevede il secondo decreto

Il secondo intervento invece è volto allo stanziamento della quota del fondo automotive, cioè gli 8,7 miliardi di euro che il governo stanzierà fino al 2030 è dedicati al finanziamento degli strumenti agevolativi per favorire lo sviluppo della filiera di settore.

I fondi erogati potranno essere impiegati per promuovere la riconversione e la riqualificazione di alcune forme produttive e innovative così da favorire la transizione ecologica. Le risorse saranno di:



  • 50 milioni per l’anno 2022;
  • 350 milioni dal 2023 al 2030.

Queste risorse potranno essere destinate per il 70% i contratti di sviluppo e per il 30% agli accordi per l’innovazione.

Coloro che beneficeranno del contributo potranno ottenere fino a un massimo di 1.500 euro  per la posa in opera di apparecchi per la ricarica di autoveicoli e 8000 euro nell’ipotesi di posa in opera sulle parti comuni di edifici condominiali Per quanto riguarda il bonus colonnine. Il contributo finanziario al 80% del prezzo di acquisto della struttura volta a ricaricare le automobili automobili.