Affrontare un periodo storico come quello attuale non è semplice né per le imprese e neppure per le famiglie. Molti imprenditori vanno alla ricerca di incentivi, bonus e finanziamenti utili a sostentare la propria attività.

Alcuni sussidi permettono l’ottenimento di una somma di denaro a fondo perduto, crediti di imposta o prestiti agevolati. Tra le soluzioni odierne ritroviamo: la Transizione 5.0, il fondo di Garanzia per le PMI, Smart&Start Italia e il fondo innovazione.



Tutti gli incentivi per le imprese attivi nel 2024

I sussidi previsti per le aziende più innovative consistono nell’erogazione di un credito di imposta o di soldi a fondo perduto da destinare all’evoluzione, alla ricerca e allo sviluppo o più semplicemente alla digitalizzazione.

Transizione 5.0 (ex industria 4.0)

Il piano di Transizione 5.0 prevede l’implementazione di nuove tecnologie (come l’intelligenza artificiale e la blockchain) attraverso dei crediti d’imposta da favorire alle imprese che investono in questi settori.



Per il biennio 2024 – 2025 sono stati stanziati 13 miliardi di euro per l’acquisto di beni immateriali, materiali e in potenziamenti energetici al fine di ridurne i consumi e l’impatto ambientale.

Incentivi per l’economia circolare

Le imprese che investono in progetti con l’obiettivo di favorire una economia circolare e rispettando l’ambiente, hanno diritto al recupero del 30% delle spese sostenute. Il piano è lo stesso previsto e contenuto nella strategia nazionale per la sostenibilità ambientale.

Smart&Start Italia

Uno degli incentivi particolarmente apprezzati dalle imprese è il programma Smart&Start Italia. Prevede un rimborso pari al 70% dei costi sostenuti dalle start-up che puntano all’innovazione e all’evoluzione tecnologica.



FNI e venture capital

Il Fondo Nazionale Innovazione (FNI) stanzia le startup predisposte ad un maggiore rischio in settori specifici e particolari: innovazioni per la sostenibilità ambientale, la robotica e l’intelligenza artificiale.

Bonus 4.0

Rimanendo in tempi attuali come quello dell’intelligenza artificiale per poi ampliarsi ai big data, alla cybersecurity e altre tecnologie digitali, il credito di imposta per la formazione 4.0 sostiene quelle imprese più all’avanguardia.