Inchiesta Covid, l’audizione di Giuseppe Conte in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria è a rischio. Come sottolinea il quotidiano La Verità, l’ex premier ha chiesto di entrare nella Commissione parlamentare, un incarico potrebbe evitagli la convocazione ufficiale per rispondere alle domande in merito alle decisioni prese dal governo per affrontare la pandemia. Come membro della Commissione infatti, non potrebbe dare giudizi su sè stesso, particolare che costituirebbe un chiaro conflitto di interesse.



Il problema sollevato dal quotidiano è anche il fatto che Conte avrebbe evitato di presentare la dichiarazione di incompatibilità che doveva essere fornita entro dieci giorni dalla richiesta, e che poteva escluderlo dalla partecipazione. La convocazione in udienza dell’ex presidente del consiglio, era stata già formalmente richiesta da alcuni rappresentanti politici, in particolare da Forza Italia e Italia Viva, che durante la scorsa riunione della commissione avevano dichiarato di volerlo ascoltare in quanto figura chiave per poter far luce su quanto accaduto e stabilire eventuali responsabilità.



Conte in Commissione Covid, ruolo incompatibile con l’audizione prevista dall’inchiesta sulla gestione della pandemia

Giuseppe Conte potrebbe non essere chiamato all’udienza sull’inchiesta Covid in quanto membro della Commissione parlamentare bicamerale istituita per stabilire l’efficacia delle strategie del governo nella gestione della pandemia. Nonostante le richieste di alcuni rappresentanti infatti, la convocazione è a rischio in quanto sussistono evidenti motivi per un conflitto di interesse. Il giudizio finale ora spetta a La Russa e Fontana in quanto presidenti di Camera e Senato, tuttavia la consuetudine del regolamento costituzionale imporrebbe di seguire una prassi specifica, che è quella dell’esclusione dei membri della Commissione dalle audizioni è un argomento delicato.



Come ha già dichiarato anche il presidente Marco Lisei: “Potrebbe essere messa in discussione la credibilità delle istituzioni“. Il quotidiano La Verità ha sottolineato questo particolare sostenendo che Conte avrebbe attuato una chiara strategia per sottrarsi alle responsabilità ed eventuali colpevolezze che sarebbero potute emergere contro di lui, anche perchè l’atteggiamento di “autoassoluzione” nei confronti delle accuse che aveva definito “inaccettabili” era già stato dimostrato in occasione dell’audizione dei parenti delle vittime del Covid.