INCHIESTA CURVE, ASCOLTATO SIMONE INZAGHI

Anche Simone Inzaghi è stato interrogato in Questura circa l’inchiesta curve, che nelle ultime settimane ha colpito i vertici delle tifoserie di Inter e Milan. Al centro del dibattito il rapporto tra gli ultras e le società: ricordiamo che nei giorni scorsi era stata resa nota un’intercettazione di una conversazione telefonica tra Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, e Marco Ferdico che all’epoca era ai vertici della tifoseria nerazzurra. In data 26 maggio 2023, cioè poco prima della finale di Champions League contro il Manchester City, Ferdico aveva chiesto a Inzaghi la possibilità di avere più biglietti rispetto ai 1000 ricevuti per i tifosi dell’Inter; aveva espresso il desiderio di arrivare almeno a 1200.



Inzaghi aveva risposto nel frangente che avrebbe parlato con chi di dovere, sentendosi rispondere di dover interloquire con Beppe Marotta che avrebbe avuto l’ultima parola; alla fine i biglietti per i tifosi dell’Inter erano stati 1500, come da iniziale richiesta. Ora, Simone Inzaghi nell’ambito dell’inchiesta curve è stato ascoltato dalla Questura e, come riporta una fonte investigativa ad Adnkronos, “ha risposto a tutte le domande, è stata una testimonianza pulita ed esauriente”. Allora, bisogna andare a vedere cosa Simone Inzaghi abbia dichiarato in merito a questa vicenda che potrebbe solo aver scoperchiato il vaso di Pandora.



LA SPIEGAZIONE DI INZAGHI SULL’INCHIESTA CURVE

Simone Inzaghi ha innanzitutto fatto un precisazione importante: ha detto di non essersi mai sentito minacciato o sotto pressione da Marco Ferdico, che in quella conversazione telefonica del 26 maggio 2023 non avesse mai provato paura o timore. Quel che era accaduto è che la curva dell’Inter aveva attuato uno sciopero in occasione della finale di Coppa Italia (vinta contro la Fiorentina), proprio a causa di una situazione di stallo sui biglietti per la finale di Champions League; da quell’episodio di fatto si è originata la telefonata e la richiesta, ma soprattutto il modo in cui Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha risposto all’esponente della curva nerazzurra.



Quello che infatti il piacentino ha spiegato è che “rappresentai alla dirigenza, ma non ricordo a chi, la richiesta di Ferdico”, per poi scrivere a quest’ultimo di averlo fatto. Inzaghi ha affermato che il suo desiderio fosse quello che a sostenere la squadra nella finale di Champions League ci fosse il maggior numero di tifosi possibile: in merito a questo, ha aggiunto che avere 800 o 1500 tifosi presenti in tribuna è molto diverso, ed è una cosa che si avverte dal campo. Insomma: una conversazione che secondo Inzaghi è stata normale, rientrante nell’ambito dei tradizionali rapporti tra le società e il tifo organizzato. Starà ora a chi di dovere fare chiarezza sulla vicenda.