Maurizio Landini torna nel mirino de Lo stato delle cose, il programma di Rai 3 che ha realizzato un’inchiesta sulle presunte irregolarità dei patronati all’estero. Il leader della Cgil, che aveva respinto le accuse promettendo di portare Massimo Giletti in tribunale, ha realizzato un nuovo servizio in cui non solo mostra i verbali redatti dagli ispettori del Ministero del Lavoro in merito ai controlli alla sede di New York del patronato Inca Cgil, ma si occupa anche di quello di Zurigo.
Il programma ha raccolto le testimonianze di centinaia di italiani che ritengono di essere stati truffati da Antonio Giacchetta, ex direttore del patronato Inca Cgil di Zurigo. “Giacchetta si è rubato le loro pensioni, loro hanno fatto causa in Svizzera e hanno vinto, ma i soldi sono spariti“, ha raccontato l’inviato del programma, segnalando che un pensionato ha citato in giudizio al tribunale civile di Roma il patronato in questione, vincendo la sua battaglia in primo grado.
Il patronato, però, si è opposto al risarcimento, mentre Landini si è sempre rifiutato di incontrare i truffati, quindi il programma di Giletti si è recato dal segretario della sigla sindacale per raccogliere le sue dichiarazioni.
L’ATTACCO DI LANDINI A GILETTI: “VI DENUNCIO”
“Siccome state raccontando una serie di balle infinite, state delegittimando l’Inca, la Cgil e altri, quindi discuteremo… Non devo rispondere a nessuno“, ha dichiarato Maurizio Landini ai microfoni de Lo stato delle cose, dopo l’intervento di uno dei 400 italiani che si è rivoltato contro Inca Cgil di Zurigo per la vicenda della truffa. “Lei sa che c’è una vicenda aperta dal 2008, ci sono state cause, condanne e tutto il resto“, ha provato ad abbozzare Landini, incalzato dalle richieste di chiarimenti dell’inviato del programma di Giletti.
“Siccome voi avete costruito delle gran balle, state delegittimando anche il nostro patronato e state raccontando delle cose non vere…“. Ne è nato un duro scontro nel quale Landini ha ribadito l’intenzione di portare in tribunale il programma di Giletti: “Io non ho bisogno di rispondere a lei. Voi state raccontando delle bugie. Lei parlerà con i nostri legali e tutto il resto perché sarete denunciati. Voi parlate con l’Inca, io non sono l’Inca, ma Cgil. L’Inca è un patronato e ci sono altre cose, ci sono responsabilità diverse“.