In questa seconda parte dell’analisi del sistema sanitario lombardo (clicca qui per la prima), basata sui dati del database Hfa (Health For All), prenderemo in esame la distribuzione delle risorse sul territorio e alcuni indicatori di produttività, soddisfazione e prevenzione.
La variabilità nella distribuzione delle risorse tra le province
Un indicatore di interesse è costituito dalla variabilità nella distribuzione delle risorse materiali (posti letto, medici e infermieri) tra le province, all’interno di una Regione. Come indice di variabilità si può utilizzare il Coefficiente di variazione dato dal rapporto tra la deviazione standard dell’indicatore considerato tra le province ed il livello medio regionale, un valore elevato indica una forte concentrazione delle risorse, mentre un valore inferiore indica una maggiore equidistribuzione delle risorse tra le province all’interno di una Regione. Le figure 10, 11 e 12 riportano il valore del coefficiente di variazione della Regione Lombardia per posti letto, medici e infermieri raffrontati con la variabilità osservata nelle altre Regioni sempre attraverso i percentili dell’indicatore. Dalle figure si rileva che la Lombardia presenta una variabilità provinciale per i tre indicatori attorno alla media. Per i posti letto vi sono Regioni con ben più elevata concentrazione, tra cui Toscana, Calabria, Marche, Sicilia e Sardegna. Presentano una concentrazione superiore a quella della Lombardia per il numero di infermieri Toscana, Marche, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna. Per i medici (che però si limita alla voce “9121 Medici, odontoiatri istituti cura pubblici, privati accreditati”) presentano valori di concentrazione superiori alla Lombardia, Toscana, Marche, Lazio, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna. Per cui si può affermare che la Lombardia, stando agli indicatori considerati, ha una buona diffusione delle risorse sanitarie sul territorio, tra le province.
Le degenze
Un primo indicatore di efficacia e produttività è costituito dal Numero di giornate di degenza per milione di spesa sanitaria (a prezzi 2010) (figure 13 e 14), che si può costruire dividendo la variabile Hfa “7270 Giornate di degenze” (che comprende le degenze per acuti, per lungodegenza e riabilitazione, negli istituti pubblici, privati accreditati), per la Spesa Sanitaria Pubblica Corrente in milioni di euro a prezzi 2010. Come si può osservare dal grafico 13 il numero di Giornate di degenza in Lombardia si mantiene costantemente attorno o sopra il 75° percentile praticamente in tutto l’arco di osservazione 1998-2014. Nell’ultimo anno disponibile si evidenziano elevati valori dell’indicatore in tutte le Regioni del Nord, attorno a 600, mentre il Sud risulta ben distanziato con circa 100-150 giornate in meno per milione di spesa sanitaria.
La soddisfazione degli utenti
La soddisfazione degli utenti viene rilevata dall’Istat attraverso l’Indagine Multiscopo sulle Famiglie “Aspetti della vita quotidiana”, a cadenza annuale, e riguarda l’opinione espressa per i servizi ospedalieri per tipo di servizio. In particolare, abbiamo considerato l’indicatore Hfa “7720 % Persone molto soddisfatte per assistenza medica ospedaliera” e “7761 % Persone molto soddisfatte assistenza infermieristica ospedaliera”. I rispettivi grafici sono riportati in figura 15-16 e 17-18.
Come si rileva, il giudizio espresso nei confronti della parte medica è leggermente migliore di quello espresso nei confronti della parte infermieristica, ma comunque negli ultimi anni i livelli della Lombardia stanno sopra o attorno al 75° percentile, con una punta negativa tra il 2001 e il 2004 rispetto a un trend crescente dal 2004 in poi. Si rileva una leggera flessione della soddisfazione negli ultimi anni che caratterizza un po’ tutto il Sistema sanitario nazionale. Decisamente più bassa al Centro-Sud la soddisfazione rispetto al Nord (fig. 16 e 18).
La prevenzione
Un ultimo indicatore di efficacia considerato è quello della prevenzione. In particolare, è stata considerata la percentuale di popolazione coperta da vaccinazioni, screening e visite mediche, desumibili dalle variabili del database Hfa. I dati sono disponibili solo per alcuni anni e si è scelto di riportare quello più recente disponibile. La sintesi è riportata nella Figura 19. Come si rileva la regione Lombardia si colloca attorno al 75° percentile delle regioni italiane per tutti gli indicatori considerati, tranne che per le Visite generiche e il Vaccino antinfluenzale, rispetto ai quali si colloca attorno al 25° percentile: tali indicatori sono ovviamente correlati, poiché un basso ricorso al medico generico comporta una minore propensione alla vaccinazione influenzale. In queste aree quindi potrebbe indirizzarsi un’eventuale azione di miglioramento.
In tal senso l’analisi della variabile Hfa “7010 Medici di medicina generale” rivela che se il sistema sanitario della regione Lombardia ha un punto debole è appunto in questa area. Le figure 20 e 21 riportano il Numero di medici di medicina generale per 10mila abitanti. Come si vede la Regione Lombardia si colloca ampiamente sotto il 25° percentile per questo indicatore e nel 2017 risulta la penultima regione prima del Trentino-Alto Adige, in un contesto che comunque vede le Regioni del Nord in una situazione di minor presenza sul territorio dei medici generici rispetto al Centro-Sud.
Probabilmente la Regione potrebbe riportarsi almeno al livello del 25° percentile per quanto riguarda questo indicatore, il che implicherebbe di passare da 6.2 a 6.9 medici generici per 10mila abitanti con un incremento dei medici generici del 11% circa, pari a circa 700 nuovi medici generici. Con la seguente analisi della spesa vedremo che la Regione Lombardia ha ampi margini per venire incontro a questo eventuale aumento della spesa stessa.
(2- continua)