INCHIESTA VENDITA MILAN, TRASMESSO DECRETO DI PERQUISIZIONE

Prosegue l’inchiesta sulla vendita del Milan: come si legge su SportMediaset, la Procura di Milano ha trasmesso alla Procura Federale della FIGC il decreto di perquisizione effettuato la scorsa settimana. Questo, composto da 12 pagine, e non altro perché le indagini sono ancora in corso. I pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi hanno firmato tale atto di perquisizione in seno all’inchiesta per verificare l’effettivo passaggio di proprietà tra Elliott e RedBird.



Quello che viene contestato al Milan, ricordiamo, è l’ostacolo alle funzioni di vigilanza della Federcalcio, a carico anche dell’Amministratore Delegato Giorgio Furlani come del suo predecessore Ivan Gazidis. Il fronte sarebbe duplice, come già raccontavamo: da una parte infatti il sospetto, ed è quello che si capirà eventualmente dalle analisi su PC e tablet andando a cercare documenti che possano rivelare qualcosa, è che la transizione non sia mai avvenuta.



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Elliott, pur non comparendo come proprietario, guadagnerebbe ancora qualcosa con l’ingresso di nuovi soci (che il Milan sta cercando) e beneficerebbe di una ricapitalizzazione da parte del Milan. Per di più, su questo fronte, va anche chiarito se il fondo di Paul Singer abbia realmente versato i 600 milioni di euro e lo abbia fatto, nel caso, in maniera regolare e non attraverso un fondo che non è gestito da Gerry Cardinale.

Il passaggio di proprietà a RedBird però riguarda anche la Uefa, ed è per questo che il Milan può rischiare anche l’esclusione dalle coppe europee: infatti il fondo Elliott controlla anche il Lille, e il regolamento della federazione europea vieta il conflitto di interessi tra due società che siano iscritte alla Uefa, giocando le coppe. Elliott dunque sarebbe rimasto “segretamente” nel Milan per avere in gestione entrambi i club; adesso la palla passa agli inquirenti ma questa inchiesta potrebbe durare ancora a lungo.