Storie Italiane ha dedicato ampio spazio stamane al terribile incidente dell’autobus di Mestre che ha causato la morte di 21 persone. Il programma di Rai Uno ha intervistato in collegamento il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, che ha spiegato: “Siamo davanti alla più grande tragedia che sia mai capitata in Veneto, ovviamente esclusa la vicenda del Vajont. 21 decessi e 15 feriti, 19 dei deceduti fra le lamiere e due nell’ambulanza, la macchina della sanità veneta ha funzionato alla perfezione, poi è stato dispiegato subito l’elisoccorso che tra l’altro ha aiutato una bimba che si trova ora a Padova”.



Zaia ha proseguito: “Abbiamo anche svuotato un paio di pronto soccorso per dare priorità ai feriti. Abbiamo 15 pazienti in cura di cui nove sono in codice rosso con situazioni complicate. Siamo in apprensione per una bimba ucraina di 4 anni politraumatizzata con gravissime ustioni. Ci sono due fratellini di 4 e 13 anni che hanno perso la mamma e il compagno della mamma che sono in ospedale a Treviso. Ricordo che fra i decessi abbiamo molti minorenni, veramente un’autentica tragedia”. Zaia ha proseguito facendo le condoglianze a tutti i famigliari delle vittime dell’incidente dell’autobus di Mestre: “Abbiamo decretato tre giorni di lutto, siamo in apprensione per i feriti e abbiamo anche approntato un centro a sostegno psicologico per i famigliari dei deceduti e dei feriti, la macchina sanità del Veneto è assolutamente tutta schierata in favore di queste famiglie”.



INCIDENTE AUTOBUS MESTRE, IL SOCCORRITORE: “HO PENSATO AD UN TERREMOTO”

Edoardo Lucarelli, inviato da Mestre, ha intervistato un giovane operai nigeriano che è subito accorso a dare aiuto: “Ho sentito una donna che gridava ‘mia figlia’”, ha raccontato che poi ha aggiunto: “Io ero a casa, stavo cucinando, poi ho sentito il rumore e ho pensato al terremoto, un mio amico ha visto che il pullman e a terra, appena ho visto ho deciso di andare a vedere. La figlia aveva tanto sangue che le usciva dal naso – ha continuato – abbiamo tirato fuori anche suo figlio, ho iniziato a spegnere il fuoco, poi ho visto i carabinieri dicendo loro che c’erano tante persone e che stavano arrivando i vigili”. Il soccorritore ha aggiunto: “Ho visto un bimbo completamente ustionato, e persone senza capelli, non sono riuscito a dormire”.

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