Proseguono le indagini in merito all’incidente bus Mestre, la strage del pullman caduto dal cavalcavia che ha causato la morte di 22 persone e il ferimento di altre 14. L’ultima novità sull’incidente bus Mestre riportata dal Corriere della Sera, punta il dito nei confronti delle gomme dello stesso bus vittima di un incidente. Sembra infatti che gli pneumatici montati sul mezzo pubblico fossero più grandi del normale, e ciò avrebbe potuto causare la mancanza di controllo da parte del guidatore del bus (una delle vittime dell’incidente), finendo poi di sotto dopo un volo di diversi metri.
Come riferisce il quotidiano di via Solferino sulle gomme mnontate era scritto il numero 305 ma quelle standard per quel tipo di bus dovevano avere una larghezza massima di 275, quindi tre centimetri più strette rispetto a quelle montate. Altro elemento preoccupante, il fatto che i bulloni dei cerchioni non sarebbero stati fissati a dovere, con i perni che erano troppo corti proprio per via della larghezza eccessiva delle gomme montate.
INCIDENTE BUS MESTRE: GOMME PIU’ LARGHE PER SOPPORTARE LE BATTERIE?
Il Corriere della Sera, ma non solo, si domanda quindi come mai siano state montate queste gomme e se siano stati gli pneumatici sbagliati ad aver innescato una serie di “catastrofi tecniche” che hanno provocato poi la strage. Le gomme avrebbero infatti provocato la rottura dello sterzo e a quel punto sarebbe stato impossibile governare il bus, che dopo essersi appoggiato ai guardrail della tangenziale è finito di sotto.
Al vedere le immagini delle telecamere presenti in zona si era pensato subito ad un malore dell’autista, il 40enne Alberto Rizzotto, ma l’autopsia aveva escluso tale possibilità di conseguenza le indagini si sono concentrate sullo stesso bus di Mestre. Ma torniamo quindi alla precedente domanda, perchè queste gomme così larghe? Per il Corriere della Sera non è da escludere che si sia deciso di montare delle “scarpe” maggiorate al mezzo di Mestre per meglio sostenere il peso delle batterie presenti sul tetto.
INCIDENTE BUS MESTRE: LE IPOTESI AL MOMENTO AL VAGLIO
Non va infatti dimenticato che il pullman era elettrico, ed è noto e risaputo quanto i mezzi green siano ovviamente più pesanti rispetto a quelli a gasolio, dovendo appunto montare le batterie. La seconda domanda che sorge spontanea, se fosse appurato che la gomma ha causato la rottura del perno dello sterzo, è: chi ha permesso che le gomme più larghe venissero montate sul bus.
C’è anche un’altra ipotesi molto accredita e accertata da una perizia dell’università di Padova, secondo cui lo sterzo del mezzo fosse già danneggiato al momento dell’incidente, e probabilmente durante quella corsa ha subito “il colpo finale”. La rottura sarebbe avvenuta “per fatica” (di fatto lo sterzo avrebbe lavorato sotto un eccessivo sforzo), ma senza precisare più nel dettaglio quale sia stato il motivo scatenante. Non è da escludere un difetto di fabbrica, con il perno dello sterzo montato già difettoso: tutte domande a cui bisognerà dare una risposta nel breve.