CIRO IMMOBILE, L’INCIDENTE IN AUTO AD APRILE: COS’E’ SUCCESSO?

Cosa sappiamo dell’incidente che aveva coinvolto tempo fa Ciro Immobile e cosa è successo all’attaccante della Lazio e della Nazionale Italiana? Questo pomeriggio, nel secondo dei due consueti appuntamenti del fine settimana con “Verissimo”, il 33enne calciatore originario di Torre Annunziata sarà ospite per la prima volta nel salotto televisivo di Canale 5 per raccontarsi, ripercorrendo le tappe di una carriera che lo vede sulle tracce del mitico record di gol in Serie A di Silvio Piola, altra leggenda biancoceleste, e parlando magari anche del suo privato. E, in attesa di ascoltare cosa dirà Immobile alla padrona di casa, Silvia Toffanin, possiamo tornare su un fatto di cronaca che lo aveva coinvolto lo scorso aprile e i cui contorni restano ancora poco chiari.



Come si ricorda, Ciro Immobile era stato coinvolto in un incidente stradale a Roma lo scorso 16 aprile tra il Suv su cui era a bordo con la sua famiglia e il tram della linea 19: lo scontro era avvenuto in Piazza delle Cinque Giornate alle ore 8 del mattino e aveva avuto come conseguenza il ferimento di ben dodici persone, tra cui lo stesso autista, otto passeggeri del mezzo di trasporto oltre allo stesso centravanti e alle due figlie. La vicenda, che si pensava si sarebbe conclusa con un concorso di colpa da parte dei conducenti dei due mezzi, ha avuto invece una lunga coda: dopo che Immobile aveva inoltrato una richiesta di risarcimento danni all’Atac, l’azienda municipalizzata del trasporto pubblico capitolino, lo stesso autista, Valter Mannoni, 56 anni, aveva denunciato il bomber della Lazio per lesioni stradali.



INCIDENTE IMMOBILE: CALCIATORE A TRANVIERE INDAGATI PER LESIONI STRADALI

“Un impatto bruttissimo, in quel momento ho pensato solo alle mie piccole”: questo uno dei primi commenti di Immobile all’indomani dell’incidente che, per fortuna, non ha avuto conseguenze per lui e le due figlie: “Sono stati una manciata di secondi in cui ho pensato solo a proteggere le mie bambine: un incubo… Ho temuto per loro” aveva aggiunto il centravanti degli Azzurri dopo il grande spavento, sollevato dal fatto che sia lui sia il conducente del tram “siamo qui a parlarne”. Eppure, nonostante un telegramma inviato dallo stesso Immobile all’autista (“Che incidente, per fortuna non ci siamo fatti male. Ti abbraccio”, il breve messaggio), questi aveva deciso ugualmente di sporgere denuncia. E oggi, a distanza di alcuni mesi, la polizia locale ha spiegato di non essere in grado di accertare le responsabilità dell’incidente avvenuto quel 15 aprile.



Ecco quindi spiegato il motivo per cui, di recente, dopo il reciproco scambio di accuse tra Immobile e il conducente (“Il mio semaforo era verde, non mi sono distratto altrimenti non sarei riuscito a sterzare, frenando immediatamente” aveva spiegato il calciatore, mentre secondo l’autista e alcuni passeggeri il suo Suv “sopraggiunse a grande velocità”), è stato deciso che la risoluzione del caso sarà affidata a una super-perizia che stabilirà dunque cosa sia successo esattamente quella mattina. Il gip che segue il caso ha accolto infatti la richiesta di incidente probatorio avanzata dalla Procura di Roma al fine di ricostruire nei dettagli la dinamica dello scontro che aveva portato al ferimento di varie persone e che adesso, con tutte le ipotesi ancora al vaglio dei periti, vede Immobile e Vannoni entrambi indagati con l’accusa di lesioni stradali.