Erik Crepaldi, tennista numero 619 al mondo, è in coma farmacologico all’ospedale Maggiore di Novara dopo un grave incidente stradale, avvenuto a Busonengo lo scorso giovedì. Un impatto frontale e molto violento tra due vetture, spiega il Corriere della Sera. Crepaldi era in viaggio da solo: dopo il sinistro è rimasto incastrato nelle lamiere dell’auto ed è stato estratto dai vigili del fuoco dopo diversi minuti.
La sua situazione sarebbe critica, come confermato dalla compagna, Federica Prati, su Instagram: “Vorrei attirare l’attenzione su Erik, che ha avuto un incidente e adesso si ritrova all’ospedale di Novara con un trauma cranico. Qualcuno mi ha chiesto se è solo un infortunio, ma purtroppo no: sta male. Mi avete scritto in tanti, non ho mai sentito così tante persone tutte insieme: Erik ha portato tutti voi qui da me”.
La compagna Federica Prati su Instagram: “Non esiste un mondo senza Erik”
Le condizioni di Erik Crepaldi dopo il grave incidente dello scorso giovedì sarebbero critiche. Come riportato dal Corriere della Sera, il tennista sarebbe in prognosi riservata e ulteriori aggiornamenti dovrebbero arrivare dalla sua compagna, Federica Prati. Il tennista era da poco tornato in Italia, dopo il forfait per infortunio al torneo di Bagneres-De-Bigorre, in Francia, e nelle prossime settimane avrebbe dovuto prendere parte al campionato di serie A2, con il Tennis club Maglie.
La stessa compagna, sul suo profilo Instagram, ha scritto: “Erik è sempre stato un lottatore e tutti gli vogliono bene. Solo guardandolo si può vedere quanta energia ha e anche questa volta ce la farà: anche questa volta da 5-0 sotto al terzo set tirerà su la partita, dobbiamo aiutarlo. Bisogna continuare a pregare, mandategli pensieri positivi e sono convinta che ce la farà“. Federica Prati, compagna di Erik Crepaldi, conclude: “Sono arrivati tanti messaggi chiedendo cos’ha. Se io sapessi le sue reali condizioni ve lo direi, ma non le sanno nemmeno i medici. Bisogna restare positivi: salviamolo, salviamolo. Erik serve a questo mondo, non ci può essere un mondo senza di lui“.