L’autista del filobus che lo scorso 7 dicembre è passato col rosso, scontrandosi con un mezzo Amsa, provocando la morte di una donna di 49 anni, ha avuto un malore mentre stava guidando. Lo ha spiegato l’avvocato, come riportato da TgCom24.it: “Non stava firmando la cedola né stava utilizzando il cellulare. Il mio assistito ha avuto un mancamento”. Secondo quanto riferisce Il Corriere della Sera, le forze dell’ordine hanno comunque sequestrato il telefonino dell’autista, ricordiamo, un ragazzo di 28 anni entrato in servizio lo scorso maggio, mentre la cedola non è stata per il momento sequestrata. Il quotidiano aveva riportato nella giornata di ieri l’indiscrezione secondo cui il guidatore stesse compilando il documento mentre era alla guida, e si sarebbe quindi distratto. Nei prossimi giorni dovrebbe essere ascoltato, così come anche l’altro indagato, l’autista del mezzo Masa, che procedeva a velocità sostenuta. Sono attese novità a breve. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INCIDENTE FILOBUS MILANO: L’AUTISTA STAVA COMPILANDO LA CEDOLA?
Emergono nuove indiscrezioni riguardanti l’incidente avvenuto la scorsa settimana a Milano, fra un filobus Atm, e un mezzo dell’Amsa, che ha provocato la morte della 49enne baby sitter sudamericana Sheryl Ortega. Stando a quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere della Sera, il conducente del pullman, che dalle immagini pubblicate si vede chiaramente non rispettare il semaforo rosso, era distratto al momento della guida. Secondo quanto scritto dal quotidiano nazionale, che noi pubblichiamo fino ovviamente ad eventuale smentita, l’autista di 28 anni, entrato in servizio lo scorso mese di maggio, avrebbe detto ai colleghi: “Stavo firmando la cedola”. Bisogna però capire se lo stesso lo riferirà ai pm nell’interrogatorio previsto. La cedola è un libretto di carta che ogni autista deve compilare prima di entrare in servizio, con regole molto ferree. Evidentemente lo stesso ragazzo deve essersene dimenticato, e stava cercando in qualche modo di “rimediare”, compilando il tutto mentre era alla guida.
INCIDENTE FILOBUS MILANO, SMARTPHONE SOTTO ANALISI
Stando a quanto riferito da TgCom24.it, gli inquirenti stanno comunque prendendo in considerazione anche l’idea che il 28enne fosse distratto da altro, precisamente dallo smartphone, mentre guidava. Per ora si tratta solo di un’ipotesi che dovrà eventualmente essere confermata dalle analisi sul traffico prodotto dallo stesso telefono negli attimi prima dell’incidente: nel caso in cui il cellulare fosse attivo in concomitanza con lo scontro, a quel punto ci sarà la conferma. Lo scontro fra il mezzo Amsa e quello Atm è avvenuto alle ore 8:08 dello scorso 7 dicembre, con il filobus che ha superato l’incrocio semaforico a più di 50 chilometri all’ora di velocità, impattando con il camion della spazzatura. Incrociando l’orario di cui sopra con quello dei tabulati telefonici, si capirà con chiarezza se lo smartphone fosse attivo o meno. Al momento l’autista è indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni colpose; sotto indagine anche il guidatore del mezzo Amsa, visto che stava procedendo ad una velocità superiore al consentito.