Le Frecce Tricolori sono tenute a rispettare regole di sicurezza che nel tempo sono diventate sempre più stringenti, anche alla luce di alcuni incidenti che si sono verificati in passato. Fortunatamente non sono molti questi episodi, del resto sul tema della sicurezza c’è sempre grande attenzione. Quello più drammatico è senza dubbio quello di 36 anni fa, quando si verificò un incidente aereo nella base Nato di Ramstein, in Germania. Era il 28 agosto 1988 quando si verificò una collisione tra le Frecce Tricolori all’Air Show Flugtag ’88 a cui stavano assistendo circa 300mila persone.



Se due aerei della Pattuglia Acrobatica Nazionale precipitarono già in fiamme sulla pista, un terzo aereo, anche questo in fiamme, cadde invece sulla folla, facendo 70 morti e 450 feriti. Dopo questo incidente, nello spazio aereo della Germania scattò per tre anni l’interdizione per tutte le esibizioni acrobatiche, poi si decise di rendere più severe le norme di sicurezza, ad esempio imponendo di tener lontano il pubblico dalla zona in cui vengono effettuate le evoluzioni acrobatiche.



IL TERRIBILE INCIDENTE DELLE FRECCE TRICOLORI A RAMSTEIN

L’incidente delle Frecce Tricolori a Ramstein si verificò quando Aermacchi MB-339 colpì in pieno il capoformazione Pony 1 che a sua volta toccò Pony 2. I tre aerei erano coinvolti nella figura del cardioide, quella di un grande cuore trafitto. Era stata tracciata la figura in cielo e le formazioni laterali stavano per chiudere il cuore per consentire il passaggio finale del solista, ma al momento dell’incrocio il solista, che era tra l’altro tra i più preparati nella storia delle Frecce Tricolori, arrivò in anticipo, quindi tentò con una manovra in extremis di evitare l’impatto, senza però riuscire a scongiurarlo.



I tre aerei si trasformarono in palle di fuoco e la tragedia si consumò in sette secondi, quindi la stessa folla non aveva il margine temporale necessario per tentare la fuga dai rottami degli aerei, dalle sue schegge e dalle fiamme. Dopo l’incidente, i piloti delle Frecce Tricolori sopravvissuti alla collisione volarono in formazione fino a quando non fu ordinato loro di atterrare poi nella base aerea di Sembach.

GLI ALTRI INCIDENTI: DA CODROIPO A CASELLE

Nel marzo del 1974 ci fu lo scontro in volo nel cielo di Codroipo, in provincia di Udine, tra due Frecce Tricolori in cui morirono i rispettivi piloti, mentre l’anno prima in occasione della grande parata militare a Torvajanica, in provincia di Roma, due aerei entrarono in collisione, con un pilota morto e l’altro che riuscì a sopravvivere, morendo però in un altro incidente di volo nel 1981 nella base delle Frecce. Invece, non è stato ancora risolto il mistero dello schianto di una Freccia Tricolore del 16 settembre 2023 a Caselle, le cui cause sono tutte da chiarire: l’aereo perse potenza e si schiantò al suolo, travolgendo un veicolo che stava transitando fuori dalla pista.

Alcune testimonianze segnalarono la presenza di uccelli, ma nei mesi scorsi è stato affidato l’incarico ad alcuni periti per esaminare il motore per verificare la presenza dei volatili e le manovre del pilota, che provò a portare l’aereo il più lontano possibile da zone rischiose e si lanciò all’ultimo dal paracadute, senza però riuscire a evitare lo schianto con l’auto in cui è morta una bambina di 5 anni.