Manuel Bortuzzo, la ricostruzione dell’incidente

Il nome di Manuel Bortuzzo, fino a poche settimane fa era legato esclusivamente ad un fatto di cronaca drammatico avvenuto il 3 febbraio del 2019. Il giovane 21enne, oggi concorrente del Grande Fratello Vip, è stato coinvolto in una terribile sparatoria avvenuta davanti a un pub alla periferia sud di Roma e che ha messo fine a gran parte dei suoi sogni. Il giovane era una promessa stella del nuoto ma a causa della sparatoria in cui fu coinvolto è rimasto paralizzato ed è costretto a muoversi su una sedia a rotelle.



Si trovava nella zona dell’Axa, tra l’Eur e Ostia, a piazza Eschilo, quando Manuel fu raggiunto da un proiettile alla schiena. Tre in tutto i colpi esplosi: insieme a Bortuzzo c’era anche la fidanzata Martina Rossi rimasta miracolosamente illesa. I due si trovavano davanti ad un distributore automatico di sigarette quando all’improvviso furono coinvolti in un vero e proprio agguato. I responsabili del ferimento del nuotatore furono Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano. Fu il primo, secondo la ricostruzione, ad esplodere il colpo mentre era a bordo di un motorino con l’amico. Tutto accadde in pochi istanti: Manuel fu condotto d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma dove gli fu estratto il proiettile fermatosi all’altezza di una vertebra. In ospedale, i medici constatano una lesione midollare che non consente il recupero della mobilità delle gambe.



Sparatoria Manuel Bortuzzo: le condanne agli aggressori

Pochi giorni dopo la sparatoria che coinvolse Manuel Bortuzzo, il 6 febbraio 2019, arriva la confessione dei due aggressori: Lorenzo e Daniel ammettono le loro responsabilità ma sostengono di non aver mai voluto uccidere e di aver colpito il nuotatore per errore. Le indagini appurarono che Marinelli esplose tre colpi di pistola a distanza ravvicinata nei confronti di Manuel e Martina “mentre si trovavano fermi sul marciapiede”.

Il processo a carico dei due aggressori ha inizio l’8 luglio 2019: i due imputati chiedono ed ottengono di essere giudicati con il rito abbreviato. A Marinelli e Bazzano la pubblica accusa contesta i reati di tentato duplice omicidio premeditato con l’aggravante dei futili motivi, la detenzione e la ricettazione di arma da fuoco e la rissa e per questo chiede la condanna a 20 anni di reclusione. Per le difese, invece, i due giovani “non volevano uccidere, non c’è stata alcuna premeditazione”. Il gup ha emesso la sentenza di primo grado il 9 ottobre condannando Marinelli e Bazzano a 16 anni. Nel luglio dello scorso anno, la Corte d’Appello di Roma ha ridotto la pena a 14 anni e 8 mesi facendo cadere l’accusa di tentato omicidio nei confronti della fidanzata di Manuel, Martina. “Ho sentito Manuel e la sua famiglia e hanno accettato serenamente la decisione dei giudici senza nessun tipo di polemica. Dal canto mio è una sentenza che rispetto ma che non condivido”, furono le parole dell’avvocato Massimo Ciardullo, legale di Manuel Bortuzzo come riferisce IlFaroonline.