Il Festival di Sanremo 2022 rappresenta la rinascita di Michele Bravi. Possiamo anche parlare di rivincita. A 23 anni il cantante ha dovuto affrontare un momento difficile, l’incidente nel quale è morta una donna, Rosanna Colia. Era il novembre 2018 e da allora tutto è cambiato per lui, un dolore che ha trasmesso anche nella lettera scritta per la famiglia della vittima. Dopo anni di silenzio, nei quali si è ritirato a vita privata, ha deciso di tornare sulla scena. E non è ovviamente più lo stesso, come dimostra l’album dell’anno scorso, “La geografia del buio”, in cui ha evidenziato di essere cambiato e più consapevole. Il 2020 è stato l’anno in cui il tribunale ha messo fine alla triste vicenda: Michele Bravi chiese di patteggiare e ottenne una condanna a un anno e sei mesi con sospensione della pena e non menzione nel casellario giudiziale. (agg. di Silvana Palazzo)



INCIDENTE MICHELE BRAVI: COS’È SUCCESSO DOPO

Michele Bravi il 22 novembre 2018, a Milano, è stato coinvolto in un incidente stradale che ha cambiato la sua vita: era alla guida di un’auto di una società di car sharing, si stava immettendo in un passo carraio quando fu coinvolto in un incidente nel quale perse la vita la cinquantottenne Rosanna Colia. Immediatamente si fermò e chiamò i soccorsi, ma la vittima si spense dopo il trasporto d’urgenza in ospedale. A ricostruire quanto accaduto, come ripreso dall’agenzia di stampa Ansa, è stato l’avvocato del giovane artista, Manuel Gabrielli: “Al momento del sinistro Michele Bravi non stava effettuando inversione ad U, bensì una svolta a sinistra per accedere ad un passo carraio”. Inoltre, la moto condotta dalla vittima proveniva da dietro “rispetto al senso di marcia dell’autovettura guidata da Michele e, quindi, alle spalle di quest’ultimo. Al momento dell’impatto, l’auto di Michele aveva superato la riga di mezzeria per circa la sua metà, mentre l’impatto è avvenuto in prossimità della portiera posteriore, lato guidatore”.



Il cantante, accusato di omicidio stradale, ha patteggiato per un anno e sei mesi di reclusione con sospensione della pena e non menzione nel casellario giudiziale. Oltre alla pena giudiziaria, tuttavia, ha dovuto a lungo fare i conti con le conseguenze psicologiche che il dramma vissuto gli ha lasciato. La colpa, infatti, lo ha condotto verso il tunnel della depressione, da cui è riuscito ad uscire soltanto dopo diversi anni, anche attraverso l’aiuto della musica. Il peggio, adesso, è passato per l’ex concorrente di X Factor, che è tra i Big in gara a Sanremo 2022 con la sua “Inverno dei fiori”.



LA DEPRESSIONE DOPO L’INCIDENTE

Michele Bravi, dopo l’incidente stradale che ha causato la morte di Rosanna Colia, si è chiuso nel dolore. Il grande dramma che ha vissuto lo ha condotto a rifugiarsi lontano dalle scene, seppure fosse al centro di un indesiderato clamore mediatico. L’artista ha scelto il silenzio, anche per rispetto della famiglia della vittima. “Sull’esperienza del dolore ho fatto un disco, La geografia del buio, in cui ho scelto parole decise e precise. E per questo non voglio parlarne, per non ferire di nuovo chi già è stato ferito allora”, ha detto ai microfoni della Repubblica.

La musica ha contribuito a salvare il cantante dal tunnel delle depressione, insieme all’aiuto delle persone che lo hanno a cuore. Una su tutti, dal punto di vista professionale, è stata Maria De Filippi, che lo ha riportato sul palco. La conduttrice di Amici lo ha invitato a cantare, quando tutti volevano parlare del dramma. È così che è tornato sulla sua passione e adesso può finalmente dare il meglio di sé sul palco di Sanremo 2022, per la seconda volta nella sua carriera.