Niente carcere per Christian Barzan, 21enne coinvolto in un incidente stradale a Povegliano in cui è morta una donna, Giuseppina Lo Brutto. Il gip di Treviso ha accolto l’istanza di revoca della custodia cautelare in carcere presentata dal difensore del ragazzo, l’avvocato Fabio Crea. Le accuse di omicidio volontario, tentato omicidio, stalking e violenza sessuale sono cadute per “mancanza di indizi”. Quindi resta per Barzan il reato di omicidio stradale, per il quale è stato disposto l’obbligo di dimora. A far cambiare idea al giudice da un lato l’interrogatorio di garanzia del 21enne, dall’altro la memoria difensiva depositata dal suo legale. Le dichiarazioni dell’ex fidanzata di Christian, con cui aveva avuto una relazione durata 6 anni, sono state rivalutate negativamente. Ora Giorgia, la grande accusatrice di Christian Barzan, dovrà essere ascoltata in incidente probatorio per evitare che possa subire condizionamenti.
INCIDENTE POVEGLIANO, CHRISTIAN BARZAN TORNA IN LIBERTÀ
Dopo aver riferito ai soccorritori che Christian Barzan aveva lanciato volontariamente la sua auto contro quella della 62enne morta sul colpo dopo il frontale, il padre del 21enne l’avrebbe contattata chiedendole di cambiare versione. «Devi raccontare che è stato un incidente», le avrebbe detto l’uomo. Gli inquirenti allora vogliono “cristallizzare” le dichiarazioni della giovane che, oltre ad accusare l’ex fidanzato di aver tentato di ucciderla e uccidersi provocando il frontale, ha anche sostenuto di essere stata violentata dal giovane qualche ora prima della tragedia e di aver subito intimidazioni e minacce da Christian Barzan. La svolta dall’analisi dei tabulati telefonici: è emerso che cercava in continuazione l’ex fidanzato. Inoltre, non sono state trovate denunce recenti, mentre quelle denunce per stalking e violenze più “vecchie” non hanno dato alcun riscontro. «Sono molto contento che la verità inizi ad emergere anche se sono molto triste perché in quell’incidente ha perso la vita una persona», il commento dell’avvocato Crea.