Dramma ieri sul circuito di prova di Nardò dove un ragazzo di 35 anni, Mattia Ottaviano, originario di Tuglie in provincia di Lecce, è morto a seguito di un violentissimo scontro fra la moto su cui viaggiava e un’auto. Il circuito di Nardò, il Nardò Technical Center, è un centro prove di proprietà della Porsche e gestito da Porsche Engineering, e stando a quanto riportato da RaiNews la vittima era un driver dipendente di una ditta esterna che per cause ancora in corso di accertamento si è scontrato con un’auto. Nell’impatto il conducente della vettura è rimasto ferito.



Sul luogo dello schianto, subito dopo l’episodio, si sono recati gli uomini del personale sanitario del 118, che le hanno provate tutte pur di rianimare lo stesso, ma ogni tentativo è stato vano visto che il 35enne è morto sul colpo a causa del devastante impatto. Sul posto anche le pattuglie della polizia di Stato, della polizia locale di Nardò e Porto Cesareo e anche dello Spesal, il servizio che si occupa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, in quanto la morte viene considerata “bianca”, avvenuta durante l’orario lavorativo.



INCIDENTE SUL CIRCUITO PROVE DI NARDÒ: MORTO UN MOTOCICLISTA. IL COMMENTO DELLA CGIL LECCE

Valentina Fragassi, segretaria generale della Cgil Lecce, ha commentato il tragico incidente di Nardò dicendo: “Mentre siamo in riunione in Prefettura per la prevenzione e il rispetto della salute e della sicurezza, l’ennesima morte di un lavoratore di una ditta in subappalto. Non se ne può più. Ora basta! Il Governo non faccia comunicati di cordoglio ma leggi a tutela della vita di chi lavora. Di lavoro si deve vivere e non morire”.

Le attività della pista di proprietà di Porsche restano al momento sospese. Secondo quanto scrive Repubblica, il 35enne era a bordo di una Ducati Panigale, mentre l’auto con cui si è scontrata sarebbe una Porsche Panamera: dopo l’impatto la motocicletta ha preso fuoco.