Sono ancora in corso gli accertamenti della procura in merito all’incidente del treno di Brandizzo, che è costato la vita a 5 operai, ma si delineano sempre di più le responsabilità legali di uno dei più gravi incidenti sul lavoro che si siano mai registrati in Italia. Contestualmente, Massa, il principale indagato, ha confermato di aver dato personalmente il via libera ai lavori, pur non avendolo mai ottenuto dalla centrale operativa di Rfi. Centrale anche la testimonianza di Kevin, uno degli operai morti nell’incidente del treno di Brandizzo, che in un video pubblicato poco prima del decesso registra una voce, forse quella di Massa, che dice “se vi dico ‘treno’, spostatevi di là“.
Incidente del treno di Brandizzo: la testimonianza di un operaio Sigifer
Nel corso di Pomeriggio Cinque, si è tornati a parlare dell’incidente del treno di Brandizzo, con la testimonianza di un amico stretto di Kevin, a conoscenza del modus operandi dell’azienda, ed ulteriori dichiarazioni di dipendenti ed ex dipendenti. Dal conto loro, i vertici dell’azienda appaltatrice assicurano che la sicurezza sul luogo di lavoro era dei loro principali interessi, in controsenso rispetto alle restanti testimonianze, che parlando di gravissime mancanze e lacune, date come prassi consolidate.
“Ho lavorato due anni e mezza alla Sigifer”, ha raccontato Stefano, commentando l’incidente del treno di Brandizzo, “e posso dire che l’interruzione non c’era mai. Mi ricordo il mio primo giorno, che non sapevo niente, mi chiesero solo di prendere una piattina, vidi tutto ad un tratto il treno sfrecciare. Il vento mi ha buttato fuori, ma la piattina venne disintegrata. Tutti avevano paura di lavorare lì. Ogni volta che lavoravamo eravamo consapevoli che rischiavamo la vita”. Insomma, le incertezze in merito all’incidente del treno di Brandizzo sono ancora tante, ma dal quadro investigativo che si sta delineando risulta sempre più chiaro che si sia trattato di un errore umano, ma commesso in qualche modo volontariamente, rimane da capire da chi.