Incubo Ferrari ad Austin: c’è stato il clamoroso ritiro di Sebastian Vettel nel GP degli Usa 2019 di Formula 1. Problemi di affidabilità per il Cavallino, che deve fare i conti con il cedimento della sospensione destra della monoposto guidata dal pilota tedesco. Vettel ha preso in pieno un dosso e la sua sospensione destra si è rotta dopo poche curve. La sua Ferrari ha quindi perso completamente l’asse, quindi per il tedesco è stato inevitabile il ritiro. E così arriva il quarto zero stagionale per il quattro volte campione del mondo. La gara non era cominciata comunque nel migliore dei modi per lui. Al via (partiva dal secondo posto sulla griglia di partenza) infatti è apparso più lento di tutti, infatti è stato via via superato dai rivali fino a scivolare al settimo posto. Niente ritmo, ma tanto sovrasterzo per Vettel che in un team radio ha detto ai meccanici di non aver colpito nessuno, ma di non “sentire bene” la macchina. Quando sembrava aver trovato il giusto ritmo è arrivato poi il clamoroso cedimento strutturale.
INCIDENTE VETTEL, ROTTURA SOSPENSIONE FERRARI
Continuano i problemi di affidabilità della Ferrari nel weekend di Austin. Nella giornata di sabato, infatti, Charles Leclerc aveva saltato completamente le prove libere 3 per un problema alla power unit, che poi ha sostituito con una usata per non incappare in una penalità. Ma in gara anche il pilota monegasco è apparso in difficoltà: non ha neppure lo stesso passo della Red Bull di Max Verstappen, in piena lotta con le Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton. Si attendono ora chiarimenti dalla Ferrari in merito a quanto accaduto nel corso dell’ottavo giro, quando Vettel ha dovuto rallentare vistosamente per la rottura di una sospensione posteriore destra. «È stato difficile far funzionare la macchina, non avevo grip. Ho faticato tantissimo a far funzionare le gomme, poi si è guastata la sospensione. Non so cosa sia successo. Credo sia una questione strutturale, non legata al motore», l’analisi a caldo di Vettel.