E’ mercoledì 30 agosto 2023 e come ogni giorno anche oggi andiamo a fare il punto su quali siano stati gli incidenti più gravi verificatisi sulle strade del nostro Paese. Cominciamo da quanto accaduto a Borgotaro, in provincia di Massa, dove un uomo ha perso la vita. La vittima aveva 41 anni e stando a quanto riferito dai media locali si chiamava Andrea Dellapina. Ancora da ricostruire con esattezza quanto accaduto ma in base alle notizie circolanti sembra che l’automobilista abbia fatto tutto da solo.



Era a bordo della sua vettura quando è finito in una scarpata. L’uomo si trovava di preciso su una microcar, un’auto 50ino guidabile solo con il patentino, e stava percorrendo la strada del Passo del Brattello, provenendo da Pontremoli, nei pressi di Borgotaro, quando è appunto finito in un burrone: per lo stesso non vi è stato nulla da fare. Quando i soccorsi sono giunti sul luogo segnalato, il 41enne era di fatto in fin di vita. Trasportato poi con l’elisoccorso presso l’ospedale vicino, è morto in volo a causa delle gravissime lesioni riportate.



INCIDENTI OGGI, MANIFESTAZIONE A MILANO DOPO LA MORTE DELLA 28ENNE INVESTITA DA UN TIR

Fra gli incidenti più gravi che dobbiamo segnalarvi oggi anche quello avvenuto a Milano due giorni, dove una ragazza di 28 anni è stata investita e uccisa da un tir lungo viale Caldara, angolo Piazza Medaglie d’oro. Nella serata di martedì, dopo la tragica notizia, è stato organizzato un presidio dove cittadini e associazioni si sono riuniti per dire “basta morti in strada”. «Non è più rinviabile la città a 30 all’ora, più lenta, e più sicura – le parole di Carlo Monguzzi, consigliere comunale capogruppo dei Verdi, così come si legge sul Corriere della Sera – quale che sia la dinamica dell’incidente nelle città dove si va a 30 all’ora gli incidenti sono molto diminuiti. Bene il provvedimento dei sensori laterali dei camion, anche se tardivo e molto dilazionato, ma non basta, molte persone hanno paura ad usare la bicicletta: dobbiamo mettere in sicurezza la città».



Così invece Alberto Gianera, attivista di “Città delle persone”, presente alla manifestazione: «Quella di oggi è la quinta persona che dall’inizio dell’anno è morta sulle strade milanesi, siamo cittadini spaventati che oggi chiedono al Comune interventi più incisivi rispetto a quelli messi in campo fino adesso. Devono dimostrare che le persone sono più importanti delle merci checircolare in città. Chiediamo anche azioni simboliche, come un blocco dei mezzi pesanti per alcuni giorni, o una campagna di sensibilizzazione sul tema, o ad esempio corsi obbligatori per gli autisti che vogliono entrare in città».