Torna l’appuntamento riguardante gli incidenti stradali più gravi verificatisi nelle ultime ore in Italia. Le misure restrittive messe in atto dal governo, che limitano di molto la circolazione dei mezzi, hanno fatto calare drasticamente il numero di sinistri, e di conseguenza delle vittime. Ciò nonostante, non mancano i morti anche in questo periodo di emergenza, e l’ultimo si è verificato nella giornata di ieri, in provincia di Udine. A perdere la vita un classe 1966 residente a San Giovanni al Natisone, che stava guidando lungo la strada del Canal di Grivo’ tra Canebola e Faedis. Come riferito dai colleghi di Today, la vittima ha perso il controllo del proprio mezzo all’altezza di una curva, finendo fuori strada e facendo un volo di ben sei metri. Un impatto che gli è stato fatale, visto che, una volta che i soccorsi sono giunti sul luogo incriminato, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’automobilista.
INCIDENTI STRADALI, MORTO IL MARESCIALLO MASSIMILIANO TADDEO
Non è ben chiaro comunque quando sia avvenuto l’incidente, visto che, la strada in cui si è verificato, è scarsamente frequentata, ancor meno in questo periodo per via dell’emergenza coronavirus. Le forze dell’ordine stanno comunque indagando per ricostruire l’episodio, e fra le possibili cause, il malore alla guida o un colpo di sonno. La cosa certa è che l’uomo ha fatto tutto da solo. Nella giornata di ieri è morto anche un maresciallo dei carabinieri, tale Massimiliano Taddeo, alpino della Taurinense che era stato coinvolto in un terribile incidente martedì scorso, 7 aprile, in quel di Torino. La vittima si stava recando presso la caserma Monte Grappa di corso Agnelli, per raggiungere l’unità di crisi per il coronavirus, ma sul luogo di lavoro non è purtroppo mai arrivato. Taddeo lascia una moglie che aveva sposato 23 anni fa, e due figlie adolescenti. Grande appassionato di sport era stato campione d’Italia nel lontano 1991 con la Hockey Torino Pagine Gialle. “Ci lascia un grande soldato e un grande uomo”, il messaggio di ricordo dei suoi commilitoni.