Continuava a delinquere senza soluzione di continuità, sicura che il suo pancione le avrebbe puntualmente risparmiato la prigione: è la storia incredibile di una donna nata nel Casertano, ma di origini bosniache, rimasta incinta 12 volte per non andare in carcere. La trentatreenne ha oltre 20 arresti alle spalle fra le città di Roma e Milano e un cumulo di reati da fare invidia ai più grandi malfattori di sempre: borseggi, furti, reati di droga. Nelle scorse ore, però, il suo piano è andato in fumo: le forze dell’ordine l’hanno intercettata sul lungomare di Torvaianica, dove stava passeggiando tenendo in braccio il suo dodicesimo figlio di nove mesi d’età, mettendole le manette ai polsi. La donna è stata condannata a trent’anni di carcere, pena frutto dei reati accumulati  in tutti questi anni, e si trova attualmente detenuta presso il carcere di Rebibbia, mentre i suoi figli sono stati temporaneamente affidati a una coppia di cugini di etnia rom. Tuttavia, per lei potrebbero riaprirsi le porte della libertà molto presto: sarebbe infatti in attesa del tredicesimo figlio e la sentenza definitiva di 1° grado potrebbe essere ribaltata in caso di ricorso in appello. A rendere ancora più triste la vicenda, la rivelazione relativa alla prole della donna: i ragazzi, d’età compresa fra i 12 anni e, come detto, i 9 mesi, hanno riferito ai vicini di non sapere il loro anno di nascita e di non essere mai andati a scuola nella loro vita.



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