Un incontro in chat ha rischiato di trasformarsi in un incubo, con un uomo che punta una pistola alla fronte di un altro uomo, in ginocchio, disarmato. Tutto comincia nel dicembre 2020 con un primo incontro di persona dopo una fase di conoscenza “virtuale” tra un uomo e una donna. Questa, all’uomo conosciuto in chat, chiede di essere picchiata violentemente. Lui risponde che non se la sente. Lei gli rivela che da due anni ha una relazione sadomaso con un altro uomo, sposato e con due figli, di Roma: lui fa il dentista. “Non posso fare a meno del mio padrone”, spiega all’uomo, che le consiglia uno psicologo per liberarsi dalla relazione malata.



La donna interrompe la storia con l’uomo sposato, passano i mesi e un giorno il secondo uomo, quello conosciuto via chat, viene contattato da una persona che lo convince a incontrarlo. L’uomo è quel dentista di Roma, che si presenta armato per vendicarsi della fine della sua relazione con  la donna. Nell’appartamento dove è in corso la scena della minaccia, ad un certo punto compare proprio la donna.



Il caso in Tribunale

Nell’appartamento di Milano, l’uomo di Roma minaccia il secondo. Gli inquirenti parlano della vittima come “Tenuta sotto scacco mediante l’uso di una pistola – priva di tappo rosso e quindi idonea a intimorire la persona offesa – e con ripetuti atti di violenza”. Intanto la donna riprende tutto con il telefono. Il primo uomo costringe il secondo a dire che aveva abusato della donna, che intanto riprende la scena nell’appartamento preso in affitto. Il caso, il 6 marzo, verrà discusso dal Tribunale di Milano in udienza.

Barbara Indovina, legale della presunta vittima, ha presentato querela nei confronti dell’uomo ma anche della donna complice, con la quale il suo assistito aveva avuto una breve relazione. La pm Rosaria Stagnaro e l’aggiunto Maria Letizia Mannella del V dipartimento della Procura di Milano, a maggio 2022, avevano presentato un’ordinanza di misura cautelare per la coppia. La donna ha patteggiato. A casa dell’accusato sono state inoltre trovate una serie di armi tra cui anche spade egressi coltelli. All’uomo, il Giudice per le indagini preliminari ha imposto il divieto di avvicinamento per due anni nel comune di Milano.